venerdì 30 gennaio 2009
L'allarme dell'inquilino del Viminale all'assemblea dell'Unicef: «Fenomeno osceno, bisogna attuare l'accordo che istituisce anche nel nostro paese una banca del Dna».
COMMENTA E CONDIVIDI
Allarme traffico organi, in cui sarebbero coinvolti anche minori, in Italia. A lanciarlo è il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, da un importante palco, quale quello dell'Unicef, l'ufficio Onu che si occupa della tutela dei bambini.Partecipando stamane a Roma all'assemblea dell'Unicef Italia il ministro Maroni ha affermato che «abbiamo delle evidenze di traffici di organi che coinvolgono anche minori che sono presenti o sono stati rintracciati in Italia». Un turpe ed inquietante fenomeno, ha poi aggiunto il responsabile del Viminale, che il ministero dell'Interno intende contrastare con «i mezzi più efficaci». Tra questi, ha spiegato ancora Maroni, la pronta attuazione degli accordi di Prum per istituire, anche nel nostro paese, una banca dati del Dna in collegamento con gli altri paesi europei e non». Lo stesso Maroni, parlando sempre del tema minori, facendo riferimento alle recenti polemiche sul Cpa di Lampedusa ha voluto ribadire che nessun minore «verrà espulso» e che, anzi, i bambini sbarcati nell'isola sono già stati tutti trasferiti in altri luoghi e in comunità di accoglienza. «Per questo - ha poi spiegato - c'è una collaborazione molto efficace con i comuni d'Italia per assegnare i minori alle comunità familiari che li accudiscono al meglio».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: