sabato 11 luglio 2015
​Quattordici ragazzi che soffrono di epilessia hanno fatto una vacanza in barca a vela. Un'esperienza di vita per guardare con fiducia al futuro.
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​Si sono tuffati nel mare della Sardegna, hanno imparato a fare i nodi marinari e armato le vele tutti insieme, si sono arrampicati in testa d’albero, hanno rifatto i propri letti e pulito i loro bagni e il ponte, hanno ballato, giocato e capito che possono farcela. I pazienti dell’ospedale pediatrico "Bambin Gesù" (quattordici ragazze e ragazzi affetti da epilessia e in trattamento farmacologico) arrivati ieri a Civitavecchia dopo essersi imbarcati a Olbia, una settimana fa, su "Nave Italia", il più grande brigantino a vela del mondo. Un’iniziativa della "Fondazione tender to Nave Italia onlus", nata il 10 gennaio 2007 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano per «promuovere la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia» e dedicarsi al recupero di chi soffre.

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