mercoledì 20 agosto 2014
​La Commissione Ue: non ci sarà il subentro chiesto dal Viminale, i 28 facciano di più.
Pistelli: «Nessun scontro, ma la Ue faccia di più»
COMMENTA E CONDIVIDI
«Allo stato non abbiamo i mezzi finanziari per farci carico dell’operazione Mare Nostrum». Più chiara di così Ewa Moncure, portavoce di Frontex, non poteva essere. L’auspicio espresso dal ministro dell’Interno Angelino Alfano perché Frontex subentri all’operazione messa in campo dall’Italia a tutela di chi fugge da guerre, carestie e povertà, sembra dunque infrangersi contro l’esiguità di risorse a disposizione dell’Agenzia europea che pattuglia le frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione. Moncure ha auspicato stanziamenti maggiori dai singoli Stati membri Ue per le azioni di salvataggio dei migranti in mare. Nel 2014 Frontex ha ottenuto dalla Ue 89 milioni di euro. Ma da sola l’Italia, per Mare Nostrum, ne spende oltre 100 all’anno.  E non sono servite a indorare la pillola le parole di un portavoce della Commissione Ue, Antony Gravili, che ha diplomaticamente evidenziato il «lavoro eccellente degli italiani». La sostanza non cambia: se i 28 non «faranno di più», Frontex resterà spuntata perché è «una piccola agenzia» senza mezzi. Gravili ha precisato che sulla questione immigrazione «stiamo facendo tutto quel che possiamo per l’Italia con i mezzi a disposizione », ma ha anche specificato che Roma «ha avuto aiuti senza precedenti». Da parte della Commissione, ha rilevato il portavoce, «l’Italia ha beneficiato di 500 milioni di euro nel periodo 2007-2013 e sarà il più grande beneficiario nel periodo 2014-2020 con 315 milioni di euro (cifra inferiore dovuta al taglio del bilancio Ue ma che può essere integrata dai fondi per la sicurezza interna). Frontex da sola, così come è oggi, ha sottolineato, con un piccolo bilancio e senza guardie di frontiera, né navi né aerei, non può intervenire ed è per questo che «per un’operazione di lungo periodo devono contribuire tutti gli Stati membri».  Secca la replica dell’inquilino numero uno del Viminale: «Se Frontex è piccola, occorre renderla più grande e anche al più presto. l’Italia non può aspettare all’infinito e dovrà prendere le proprie decisioni. Mare Nostrum  è un’operazione a tempo, nata dopo la strage di Lampedusa, e che compirà un anno il 18 ottobre. Se Frontex non subentrerà non potrà compiere il secondo compleanno». La Commissione, ha aggiunto Alfano, «dice che devono intervenire gli Stati membri». Ma la stessa Commissione «deve chiedere con forza questo intervento, sennò giochiamo a un inaccettabile scaricabarile a danno dell’Italia». Le notizie in arrivo da Bruxelles hanno riacceso le polemiche. «Un’Europa che rinuncia a tutelare le proprie frontiere non ci serve», ha tuonato il senatore forzista Vincenzo Gibiino, coordinatore di Fi in Sicilia. Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, ha chiesto le dimissioni di Alfano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: