lunedì 5 maggio 2014
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Cielo sereno, assenza di precipitazioni, temperatura in aumento: il meteo regala oggi a tutte le Marche il clima ideale per avviare le operazioni post-alluvione di sabato scorso. In particolare a Senigallia (Ancona), dove la violenza del maltempo ha colpito con durezza: due morti, una trentina di sfollati e gran parte dei cittadini costretti a fare i conti con le case allagate e invase dal fango, che in alcuni punti ha superato il metro e 70 di altezza. Questa mattina, proprio con la complicità del sole, si prova ad asciugare le masserizie e a ripulire le abitazioni.Un'operazione iniziata già ieri, primo giorno di tregua dopo il maltempo, e che ha prodotto una significativa quantità di rifiuti che si stanno ammassando nelle strade. Per far fronte a questa criticità, già dalla scorsa notte il comune ha disposto l'avvio di una raccolta differenziata. A Senigallia, oggi e domani le scuole resteranno chiuse. Un provvedimento che - secondo diversi cittadini - andava preso sabato mattina, alle prime avvisaglie di quello che stava per succedere sul territorio comunale: polemica che tra attraversando i social network. Il fiume Misa è tornato dentro gli argini, così come il suo affluente Nevola, che ha contributo a causare i danni più gravi. Le principali strade cittadine sono state completamente ripulite e sono percorribili. Hanno regolarmente riaperto i centri commerciali, mentre continua l'ospitalità della Caritas, che distribuisce pasti caldi a chi è ancora in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni e ai volontari, incessantemente al lavoro da sabato mattina. Va meglio anche nel resto delle Marche, dove il maltempo ha comunque fatto danni importanti. Nel fanese, ad esempio, 12 mila cittadini tra Marotta e Mondolfo sono senz'acqua potabile, a causa dell'inquinamento dei pozzi di captazione, dopo l'esondazione del fiume Cesano: la situazione tornerà presto alla normalità, ma per il momento il rifornimento idrico avviene con l'utilizzo delle autobotti. A sud del Conero, nel fermano, gli stabilimenti balneari hanno dovuto ancora una volta fare i conti con le mareggiate, che hanno cancellato alcuni tratti di spiaggia; in ogni caso, gran parte dell'arenile dovrà essere pulito: il mare grosso e la forza dei fiumi hanno spinto a riva detriti e tronchi di alberi. La criticità viaria più grave è ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), dove una frana ha sommerso di massi e fango un tratto della nuova strada Salaria: il traffico è interrotto e deviato sul vecchio tragitto, dove si procede con molta difficoltà.
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