giovedì 29 luglio 2010
Via libera di Montecitorio al decreto da 25 miliardi di euro che corregge i conti pubblici per il biennio 2011-2012. I voti a favore sono stati 321, quelli contrari 270, le astensioni 4. Secondo le previsioni del governo consentirà di riportare il deficit sotto il 3% alla fine del 2012, mentre oggi si attesta attorno al 5%. Le principali misure approvate.
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Via libera definitivo della Camera alla manovra correttiva dei conti pubblici da 25 miliardi per il biennio 2011-2012. I voti a favore sono stati 321, quelli contrari 270, le astensioni quattro. Il provvedimento è quindi legge. La manovra, secondo le intenzioni del governo, consentirà di riportare il deficit sotto il 3% alla fine del 2012, esattamente al 2,7%, mentre oggi marcia al 5%.Della manovra ha parlato, durante la cerimonia del Ventaglio, anche il presidente del Senato Renato Schifani: «La manovra - ha detto - è dolorosa ma evita il default come è successo per la Grecia. L'entità della manovra ci mette al riparo da speculazioni finanziarie». «C'è un clima di difficoltà economica - ha aggiunto il presidente del Senato - che nasce da Oltreoceano e per sopperire all'esigenza della riduzione del debito si è fatta una manovra in cui si chiedono sacrifici ai cittadini italiani. L'esigenza primaria è la tenuta dei conti».Stretta sulle pensioni, stop agli aumenti degli stipendi per gli statali, tagli a regioni ed enti locali, aumenti dei pedaggi autostrali, ma anche novità per le imprese e per le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. E poi gli aumenti dei pedaggi autostradali e la proroga dei pagamenti delle quote latte. Ecco le misure principali:Pensioni, finestra mobile. Nel pubblico impiego le donne andranno in pensione a 65 anni dal 2012. Da gennaio 2015 scatta l'adeguamento dell'età pensionabile all'aumento dell'aspettativa di vita certificato dall'Istat. La seconda revisione dei requisiti ci sarà nel 2019. Si passa alla finestra mobile: si potrà uscire 12 mesi dopo la maturazione dei requisiti vigenti nel caso dei dipendenti e dopo 18 mesinel caso dei lavoratori autonomi.Pubblico impiego, blocco stipendi e turn over. Stop agli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici dal 2011 al 2013. Non verranno effettuati nuovi rinnovi contrattuali. Nuove limitazioni alle assunzioni di personale, a eccezione dei corpi di polizia, dei vigili del fuoco e degli enti di ricerca.Docenti universitari e copro diplomatico. Bloccati gli scatti di stipendio. La diaria per incarichi all'estero dei diplomatici viene salvata. Resterà per gli anni 2011 e 2012 per tutti i capi rappresentanza.Tfr a rate. Versamento a rate del Tfr per i dipendenti pubblici se l'importo complessivo è superiore ai 90mila euro; fino a 150mila euro sarà diviso in due rate che diventano tre se si supera la soglia.Norma salva manager per reati bancarotta. Le sanzioni penali previste per i reati di bancarotta semplice o fraudolenta non si applicano ai pagamenti e alle operazioni compiuti in esecuzione di un concordato preventivo o anche di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato.Taglio indennità a magistrati e sblocco stipendi. Tagli alle indennità dei magistrati ma sblocco degli stipendi. Non saranno erogati gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 e il conguaglio del triennio 2010-2012. Aumentano i contributi unificati per i processi al fine di coprire le spese per l'assunzione di 250 nuovi magistrati.Manager pubblici, sforbiciata 5-10%. Gli stipendi oltre i 90mila euro sono ridotti del 5%, quelli superiori a 150mila euro del 10%.Tagli per Regioni ed enti locali. I tagli alle Regioni saranno di 4 miliardi per l'anno 2011 e di 4,5 miliardi dal 2012. Tali riduzioni saranno ripartite secondo criteri e modalità stabiliti in sede di Conferenza Stato-Regioni. Verranno premiate le regioni virtuose. Previsti tagli anche per Province e Comuni.
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