sabato 5 giugno 2010
È il grido lanciato dagli esperti dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) dall'Asco di Chicago, il più importante congresso mondiale di oncologia. Gli specialisti sono «molto preoccupati» per le misure previste. A detta degli specialisti, penalizza il Ssn e soprattutto l'oncologia. E le misure saranno ancora più dannose per le Regioni già in difficoltà. La replica del  ministro Fazio: «La lotta ai tumori è una delle priorità del Governo».
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La manovra finanziaria abbasserà la qualità di cura per i malati di tumore nel nostro Paese. Nonsolo: le strutture già pesantemente in sofferenza, soprattutto al Sud, correranno il rischio di chiudere e cresceranno i "viaggi della speranza". È l'allarme che l'Associazione italiana di oncologiamedica (Aiom) lanciata dal Congresso Asco di Chicago, il più importante congresso mondiale di oncologia.«Il nostro ruolo è offrire soluzioni - ha detto il prof. Carmelo Iacono, presidente Aiom - e la risposta è creare un sistema di rete, in modo che un centro possa supplire alle eventuali carenze dell'altro. Il vero risparmio in oncologia si ottiene lavorando sull'organizzazione: riducendo la sola migrazionesanitaria, otterremo un risparmio minimo del 10%. Una quota che potrebbe essere reinvestita sul territorio».Gli oncologi individuano alcune grandi criticità nella manovra. La prima è il taglio trasversale del personale. «Dai dati del nostro libro bianco sappiamo - ha detto ancora Iacono- che oggi la media dei reparti è di circa sei medici oncologi strutturati e 13 infermieri professionali. Ma esistono situazioni ben peggiori, dove un'ulteriore riduzione si tradurrebbe inevitabilmente in un blocco delle attività. Questo mette a rischio anche l'importante investimento compiuto negli anni scorsi nel parco tecnologico nazionale: risonanza magnetica, tomografia e scintigrafia sono rispettivamente presenti nel 90%, 32% e 61% delle strutture di oncologia medica italiane. È illogico acquisire ulteriori nuovi macchinari in carenza di organici ma serve, quanto meno, far funzionare al massimo quelli che già abbiamo».LA REPLICA DEL MINISTRO FAZIO«La manovra non implica alcuna riduzione né nel numero né nella tipologia né nella qualità delle prestazioni in ambito oncologico e inoltre è allo studio un piano teso a consolidare anzi a potenziare ilruolo del nostro Paese per la diagnosi e la cura delle patologie oncologiche». Lo sottolinea in una nota il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, dopo le denunce fatte da alcuni esponenti dell'Aiom. «La lotta ai tumori - aggiunge il ministro - è una delle priorità del Governo come già anche ricordato dal presidente del Consiglio. L'Italia è leader in questo settore ed ha intenzione di mantenere il primato».
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