sabato 26 novembre 2022
Il testo definitivo lunedì in Parlamento, ma nell'ultima bozza si ridimensiona il contributo per i nuclei numerosi. Sparisce il raddoppio, l'aumento sarà del 50% ma solo sotto i 40mila euro Isee
Palazzo Chigi, il primo Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni il 23 ottobre scorso

Palazzo Chigi, il primo Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni il 23 ottobre scorso - Ansa

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Manovra nella nebbia. Benché approvata dal Consiglio dei ministri lunedì scorso la legge di bilancio resta ancora avvolta nell’incertezza in diversi capitoli e in merito alle coperture finanziare. Tanto che questa sera è dovuto intervenire il ministero dell’Economia per suggerire di non dare credito alle bozze del documento in circolazione, che pure appaiono molto particolareggiate.

Oggi è circolato un nuovo testo con 155 articoli. Nel quale ad esempio l'articolo che contiene il “contributo contro il caro bollette” (la tassa sugli extraprofitti) risultava ancora vuoto. Mentre sarebbe scomparsa la norma sul “Contributo di solidarietà temporaneo” previsto dalle prime bozze. Ed è “giallo” anche su Opzione donna, il meccanismo di anticipo pensionistico. Inizialmente si era prevista la proroga della misura di un anno legando l’età di uscita dal lavoro al numero dei figli (58 anni con due figli, 60 senza) . Venerdì era circolata la notizia di un ripensamento del governo, con la norma in corso di riscrittura per togliere il riferimento ai figli, criterio che rischiava di essere discriminatorio per le lavoratrici non madri. Correzione di cui però non c’è nessuna traccia nell’ultimo testo, forse non ancora aggiornato.

Novità da confermare anche in merito alle misure sulla famiglia. Se il nuovo testo non sarà corretto si annuncia un ridimensionamento degli obiettivi sull’assegno unico per i figli. Non c’è più infatti il raddoppio da 100 a 200 euro mensile del contributo per le famiglie numerose. Che beneficeranno (se hanno tre o più figli) di un aumento del 50% dell’assegno fino ai tre anni di ciascun figlio ma solo se il loro reddito Isee non supera i 40mila euro. Modifica che ovviamente riduce la platea degli interessati. L'incremento del 50% vale per tutti i neonati ma solo per il primo anno di vita. Intanto sparisce anche il bonus da 100 euro previsto per i primi tre anni di vita dei gemelli. Mentre il mese in più di congedo pagato all’80% nei primi sei anni di vita del figlio viene destinato solo alle mamme e non a uno dei due genitori a scelta. 
Il Mef mette le mani avanti chiarendo «che le cosiddette bozze che circolano a vario titolo rischiano di non corrispondere alla realtà dei fatti». E rinvia «al testo definitivo che sarà presentato entro lunedì in Parlamento».

Pare invece assodata, in tema di infrastrutture, l’accelerazione sul Ponte sullo Stretto voluta dal ministro Salvini con la riattivazione della Spa omonima società e la sospensione dei contenziosi in corso. Via libera, inoltre, al terzo lotto della Tav Torino-Lione. Mentre restano da confermare fondi per grandi opere urbane come il completamento della Metro C di Roma. Arriva l'esenzione dall’Imu per le case occupate.Tra le coperture della manovra spunta un balzello sulle assicurazioni. L'imposta sulle riserve matematiche dei rami vita salirà allo 0,50%.

Ma quanto a coperture la manovra “balla” ancora. La lettura delle tabelle del Documento programmatico di bilancio non ha permesso di ricavare un quadro chiaro delle risorse a disposizione. E anche quest'ultima bozza non definisce quali saranno tutte le fonti di finanziamento a cui il governo attingerà. Come sottolinea l’Osservatorio conti pubblici italiani, secondo il quale la manovra contiene «stime e obiettivi prudenti» ma «non sono esplicitate le coperture di tutta la parte che non è finanziata in deficit» mentre buona parte delle misure non sono strutturali, ossia si applicano solo per uno o due anni».

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