venerdì 14 dicembre 2018
Dopo l'incontro col premier portoghese, il capo del governo italiano a colazione stamattina con la cancelliera tedesca. Il vicepremier M5s: porteremo a casa Reddito di cittadinanza e Quota 100
A Bruxelles incontro Conte-Merkel . Di Maio: nessuna retromarcia
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Prosegue l'azione diplomatica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per convincere i leader europei dell'efficacia dei ritocchi italiani alla manovra. Il premier italiano ha incontrato questa mattina durante la prima colazione la cancelliera tedesca Angela Merkel, a colazione nell'hotel Amigo, presente il ministro degli esteri Enzo Moavero, nell'Ilot Sacré, il cuore del centro di Bruxelles, a due passi dalla Grand Place. Conte poi si recato nella sala in cui si tiene il Consiglio Europeo, nell'Europa Building, lungo Rue de la Loi. Ai cronisti che gli hanno chiesto com'era andato l'incontro bilaterale, durato una mezz'ora, si è limitato a dire «Bene, bene» lasciando la hall dell'albergo.

Mercoledì scorso Conte ha annunciato alla Commissione europea la riduzione dell'obiettivo di disavanzo del prossimo anno al 2,04% del Pil dal precedente 2,4%, respinto a ottobre da Bruxelles. Non è chiaro però se il nuovo obiettivo bloccherà la procedura disciplinare della Commissione contro l'Italia, anche se le due parti si stanno avvicinando a un compromesso. Conte sta anche cercando di organizzare incontri con altri leader a margine del vertice a Bruxelles di oggi, per ottenere il via libera al bilancio. Gli stati Ue hanno l'ultima parola sull'apertura di una procedura disciplinare. Ieri, Conte ha incontrato il primo ministro portoghese Antonio Costa, visto che è il ministro delle finanze portoghese Mario Centeno a presiedere l'Eurogruppo. Funzionari italiani hanno detto che Conte sta anche cercando di incontrare il primo ministro olandese Mark Rutte, uno dei maggior critici del bilancio italiano, ritenuto eccessivamente espansivo.

Da parte di Conte è arrivata sul tavolo della Ue la richiesta di chiedere flessibilità sul piano sul dissesto idrogeologico e sulla riforma per tagliare i tempi della giustizia civile e penale. Il tentativo è di cercare chiudere un'intesa con la Commissione europea nel fine settimana, ma Bruxelles ha chiesto un ulteriore sforzo e conoscere dettagli sulle misure del governo giallo-verde. Potrebbe essere necessario quindi un tempo ulteriore. L'obiettivo dell'esecutivo italiano è evitare la procedura di infrazione. Sarebbe un danno per l'Italia, è il refrain che ripete il premier, ma allo stesso tempo la consapevolezza è che non si può smantellare tutto. Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno concesso margini di manovra, ma oltre non vogliono andare, difendono a spada tratta i propri cavalli di battaglia, 'quota centò e reddito di cittadinanza. A Bruxelles la trattativa va avanti, con il ministro dell'Economia Giovanni Tria che resterà nella Capitale belga fino alla definizione dell'accordo. E se dovesse arrivare l'intesa sarà il premier a rivendicarne il merito, visto che Salvini e Di Maio nelle scorse settimane hanno attaccato a testa bassa l'Europa.

Da Roma interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio: «Per quanto mi riguarda non c'è stata nessuna retromarcia sulla manovra per portare a casa quota 100 e reddito di cittadinanza. L'Ue in questo momento è nostro interlocutore per portare a casa tutte le misure». E annuncia di avere scoperto che ridurre il disavanzo non cambierà nulla perché in realtà avevano stanziato fondi eccessivi: «Scopriamo dalle relazioni tecniche che, zelanti come eravamo stati, avevamo messo più soldi di quelli che servivano» per le coperture delle misure previste.

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