lunedì 2 novembre 2015
Una vittima, paesi isolati, la linea ferroviaria Ionica spazzata via dall'esondazione di un torrente, zone isolate per le frane, famiglie sgomberate. Resta critica la situazione in Calabria a causa del maltempo.
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​Una vittima, paesi isolati, la linea ferroviaria Ionica spazzata via dall'esondazione di un torrente che ha provocato lo smottamento della massicciata, diverse zone isolate per numerose frane sulle strade, famiglie sgomberate. Resta critica la situazione in Calabria, soprattutto nel reggino, a causa del maltempo che non dà tregua ormai da 48ore. E la Protezione civile ha prolungato l'allerta meteo diffuso ieri, che prevedeva tra l'altro un livello di criticità rossa - il più alto su una scala di tre - per rischio idraulico e idrogeologico su Calabria e Sicilia, con gli esperti che hanno valutato un rischio massimo per tutti i settori meridionali della Calabria e per tutta la Sicilia orientale, fino al ragusano. Criticità arancione, invece, per il versante centrale centrale tirrenico in Sicilia e, in Calabria, per il versante centrale tirrenico e il versante ionico settentrionale.La giornata in Calabria inizia in maniera drammatica: con il ritrovamento del cadavere di Salvatore Comandè, l'uomo dispersoda ieri pomeriggio a Taurianova. A trovarlo sono stati i vigili del fuoco, sull'argine del torrente San Nicola, in mezzo ad un canneto, a circa 250 metri dal luogo in cui era rimasta bloccata la sua auto. Vettura sulla quale viaggiava con la figlia di 17 anni che si è salvata miracolosamente grazie ad alcuni passanti che l'hanno tirata fuori dalle acque. Un incidente avvenuto mentre l'uomo stava attraversando, su una strada asfaltata, un canale di scolo improvvisamente riempitosi d'acqua in seguito alla pioggia.   La morte di Comandè ha rappresentato l'apice di una giornata rimasta critica, soprattutto nella provincia di Reggio Calabria, con la pioggia che è caduta incessante - in alcune zone sino a 600 mm in 48 ore - accompagnata da un vento che ha spirato sino ad 80 kmh. Pioggia che ha provocato l'ingrossamento di tutti i torrenti. E l'esondazione di uno di questi, il Ferruzzano, ha spazzato via la massicciata della linea ferroviaria tra Ferruzzano e Brancaleone, lasciando i binari a penzolare nel vuoto, ed un'ampia porzione della statale 106. Per il rischio che altri corsi d'acqua possono rompere gli argini, diversisindaci, Da Gioia Tauro a Siderno, hanno disposto lo sgombero precauzionale di alcuni famiglie, mentre altri paesi dell'interno della Locride sono rimasti isolate per i tanti smottamenti di terreni che stanno ostruendo numerose strade della provincia, sia di grande comunicazione che interne. I vigili del fuoco hanno salvato numerose persone rimaste bloccate in casa o nelle proprie auto a causa dell'esondazione di alcuni torrenti.   Le frane sono adesso uno dei timori maggiori del nuovo responsabile della protezione civile regionale - è stato nominato appena da un giorno - il geologo Carlo Tansi che ha seguito sul posto tutto l'evolversi della situazione in continuo contatto con il prefetto di Reggio Calabria Caludio Sammartino. E con Tansi ed il Prefetto è stato in costante contatto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, mentre il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, ha chiamato il Prefetto chiedendo di essere informato tempestivamente sull'evoluzione della situazione e rendendosi disponibile per stabilire le azioni urgenti da intraprendere.    Ma non è stata solo la pioggia a provocare danni. Anche le violente mareggiate che si sono abbattute sul litorale ionico hanno creato più di un problema, soprattutto a Siderno e Caulonia.   Il maltempo non ha risparmiato neanche la Sicilia con temporali che si sono abbattuti su varie zone della Regione con Eolie ed Ustica isolate, mentre ad Enna è franato un tratto di strada con la conseguente evacuazione a scopo precauzionale di alcune famiglie.
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