È di cinque morti il bilancio
del maltempo che ieri ha colpito la penisola, ma soprattutto il
centro sud, con piogge a tratti torrenziali e vento forte, che
hanno abbattuto alberi e fatto esondare torrenti. Diversi i
feriti. Molti gli interventi di soccorso. Innumerevoli i disagi
e gli incidenti.
Un
uomo di 51 anni è rimasto ucciso da un albero che è precipitato sulla sua auto. E' successo a Candidoni, nella piana di Gioia Tauro, in provincia di
Reggio Calabria: l'uomo, agricoltore, era alla guida della sua auto quanto il tronco è precipitato, probabilmente a causa del forte vento.
Due persone sono morte nel casertano, a Sessa Aurunca: un albero abbattuto dal vento ha colpito un'auto uccidendo le due persone che erano all'interno. Nelle
Marche, invece, un'auto è stata travolta da un torrente in piena a Sant'Angelo in Pontano, in provincia di Macerata. A bordo c'era
un uomo che è deceduto.
La quinta vittima è stata registrata nei pressi di Villafranca, in provincia di
Verona: un uomo di 50 anni è annegato dopo essere scivolato nelle acque del fiume Tione.
Vicino
Roma, una donna con due figli di 7 e 14 anni si è salvata solo
per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, dopo essere
salita con i figli sul tetto dell' automobile per sfuggire
all'acqua di un torrente che aveva invaso la strada.
Un treno regionale è deragliato in Piemonte per un frana
provocata dalle forti piogge: è accaduto in provincia di Biella,
tra Cossato e Rovasenda. Sul convoglio, che era diretto a
Novara, viaggiavano 13 passeggeri, rimasti illesi.
Il Piemonte è tra le regioni più colpite dal maltempo. Una
bufera di neve (novanta centimetri al colle di Tenda, tra Italia
e Francia, 70 al Colle della Maddalena, una ventina in pianura)
ha investito il Cuneese creando disagi alla viabilità. Neve anche sul resto del Piemonte,
dalla Valle di Susa al nord della regione.
Analoghi disagi in Liguria, nel savonese, soprattutto in Val
Bormida. Tra Carcare e Cairo Montenotte sono caduti quasi 40
centimetri di neve.
Al Sud non è solo la Calabria alle prese con il forte vento,
che a Cosenza (dove oggi le scuole resteranno chiuse) ha
raggiunto raffiche di 135 chilometri l'ora, a Reggio ha
scoperchiato tetti, fatto cadere alberi e cartelloni
pubblicitari e causato la chiusura al traffico del lungomare, e
a Gioia Tauro ha provocato la chiusura del porto. L'intensità
con cui sta soffiando lo scirocco e il mare agitato hanno
provocato l'interruzione di tutti i collegamenti marittimi tra
Napoli, Capri e Ischia. Nel capoluogo
campano sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco per
alberi e rami divelti, pezzi cornicioni crollati, lamiere e
gazebo volati e motoveicoli caduti e 18 voli dall'aeroporto di
Capodichino sono stati cancellati e altri sei dirottati su altri
scali .
A Venezia torna l'acqua alta, stamane una punta massima di marea di 104 cm sullo zero mareografico. A Chioggia, sotto la spinta
della bora, soffiata a oltre 70 chilometri l'ora con raffiche a
80, alle 3.30 è stata registrata una punta massima di 117 cm.
Per lo meno al Centro e al Nord il maltempo non sembra
intenzionato a mollare la presa: una nuova allerta della
Protezione civile prevede ancora per oggi temporali su
Liguria, Lombardia meridionale, Veneto, Friuli-Venezia Giulia,
Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Abruzzo e
Molise e forti venti di burrasca.