martedì 12 dicembre 2017
Al Ponte della Becca, in provincia di Pavia, il Po è salito di un metro in 24 ore, mentre la tracimazione del fiume Enza, a Brescello, ha costretto le autorità ad evacuare mille persone
In Emilia fiume rompe gli argini: paese evacuato
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Il video è tratto da ilmeteo.it e si riferisce all'esondazione dell'Enza a Lentigione (Brescello)

Dopo la grande siccità degli scorsi mesi, ora a fare paura sono i fiumi, ingrossati dalle piogge degli ultimi giorni. Secondo un report della Coldiretti, al Ponte della Becca, in provincia di Pavia, il Po è salito di oltre un metro in 24 ore. «In provincia di Reggio Emilia - sottolinea la Coldiretti - è tracimato l'Enza, affluente del Po, nel Parmense ci sono problemi con la piena del Taro, il Serchio è esondato in provincia di Lucca e timori ci sono anche in Liguria. A preoccupare nelle campagne - continua il comunicato - sono anche le forti raffiche di vento che hanno abbattuto piante e fatto cadere massi sulle strade».

Mille evacuati a Brescello

E proprio la tracimazione del fiume Enza, che ha rotto gli argini nella notte, ha costretto le autorità locali di Lentigione, nel comune di Brescello (Bologna) a procedere con l'evacuazione di mille persone che vivono lungo le sponde del corso d'acqua.

Salvato un senzatetto

Intanto, è passata la piena del fiume Magra che ha tenuto per tutta la notte e stamani in apprensione lo Spezzino. Il picco massimo alle 4, poi lentamente il livello del fiume è calato. Ora il Magra è appena sopra il primo livello di attenzione, ma la situazione è in miglioramento. Il fiume è esondato in più punti: a Bocca di Magra e Fiumaretta, nel Comune di Ameglia, ad Arcola e a Vezzano Ligure. A Bocca di Magra e Fiumaretta ha allagato alcune abitazioni, strade e scantinati. Ad Arcola due famiglie sono state sfollate e altre due sono state invitate a salire ai piani alti dell'abitazione, durante la notte, ma stamani la situazione è tornata alla normalità. A Vezzano Ligure, in località Boettola, si sono allagati piani bassi di due abitazioni dove vivono tre famiglie, ed è stato salvato un senza tetto che durante l'ondata di piena è stato trovato in un container.

Ancora pioggia e neve in Friuli Venezia Giulia

Continua a piovere e nevicare al Nord Est, soprattutto in Friuli Venezia Giulia. Le raffiche hanno toccato gli 80 km/h sulla costa e oltre i 130 sulle vette. Nelle ultime 24 ore sono caduti oltre 370 millimetri di pioggia in Val Resia sulle Prealpi Giulie, intorno ai 280 in varie località delle Prealpi Carniche e a Piancavallo; in Carnia sono caduti 200 millimetri, nel Tarvisiano fino a 240 a Cave del Predil. In pianura piogge comprese fra 50 e 120 millimetri, molto più attenuate invece sulla costa. Le nevicate sono state limitate, nella fase più intensa, alle quote superiori ai 2mila metri. Il fronte sta spostandosi verso est, le piogge stanno iniziando ad attenuarsi sulla fascia occidentale, mentre insistono ancora sulla fascia orientale. Le nevicate sono in calo, intorno a 1.800 metri di quota. È ancora attivo il servizio di piena sui fiumi Isonzo e Tagliamento, il cui livello alle 6 a Venzone è di 3,58 metri e a Madrisio di 4,01 metri, in aumento. L'Isonzo a Gradisca è a 8,10 metri, stazionario.

Smottamenti nel Lecchese e pericolo valanghe

Dopo il maltempo di ieri, uno smottamento si è verificato nella notte sulla strada della Valvarrone, in provincia di Lecco e i vigili del fuoco hanno effettuato diversi interventi in Valsassina e a Bellano. Nella notte e alle prime luci dell'alba i pompieri sono intervenuti a Pagnona sulla strada provinciale 67 per uno smottamento, quindi a Casargo e a Bellano. Sulla Sp 67, unica strada di collegamento tra l'Alto Lario e Pagnona, i vigili del fuoco e i tecnici della Provincia hanno rimosso sassi e detriti caduti sulla carreggiata, evitando la chiusura della strada. Poi hanno liberato dalla neve il tetto di un immobile di Casargo e il teatro comunale di Bellano che aveva infiltrazioni per la neve caduta ieri. Dopo le abbondanti precipitazioni di ieri l'Alto Lario e la Valsassina sono monitorati dai vigili del fuoco di Lecco e Bellano. Intanto dopo la copiosa nevicata di ieri sono sconsigliate le escursioni in quota, soprattutto Grigna e
Legnone, dove il pericolo valanghe è «marcato».

Uomo salva la famiglia

Uno smottamento si è verificato, la scorsa notte, anche a Mezzoldo, nella Bergamasca: una famiglia è riuscita a uscire dalla sua abitazione grazie alla prontezza del capofamiglia. L'uomo ha infatti svegliato la moglie e i due figli e li ha fatti subito uscire di casa, aprendo le finestre: nell'abitazione era in corso una fuga di gas, visto che la frana aveva tranciato i tubi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Zogno, i carabinieri e il 118: fortunatamente non c'è stato alcun ferito grazie alla prontezza dell'uomo che ha tratto in salvo la famiglia. Oggi pomeriggio si svolgerà un sopralluogo tecnico. I vigilidel fuoco di Zogno hanno poi riaccompagnato la famiglia nella casa, dopo lo smottamento, per recuperare i generi di prima necessità.

Esposto Codacons per ritardo treni

Il caos ferroviario registrato nelle ultime ore in Piemonte a causa del maltempo che ha colpito la regione finisce sul tavolo della Procura della Repubblica. Il Codacons annuncia infatti l'intenzione di presentare un esposto in relazione ai disagi subiti dalla circolazione ferroviaria nella giornata di ieri, con ritardi ingenti e danni enormi per i passeggeri. «Il maltempo era ampiamente previsto da giorni, e non è tollerabile che nel 2017 la circolazione ferroviaria subisca interruzioni a causa di neve e ghiaccio - sostiene il presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Per tale motivo con il nostro esposto chiediamo oggi alla Procura di aprire un'indagine per le possibili fattispecie di Interruzione di pubblico servizio, blocco ferroviario e inadempimento di contratti di pubbliche forniture, accertando i fatti e gli interventi posti in essere dagli organi preposti per garantire la funzionalità di treni e linee ferroviarie anche in caso di maltempo». L'associazione annuncia anche una diffida alla Regione Piemonte in cui si chiede di sanzionare Trenitalia per i disagi arrecati ieri all'utenza, e a Trenitalia affinché disponga - oltre al rimborso integrale del biglietto - risarcimenti automatici in favore dei passeggeri pari a 100 euro per ogni ora di ritardo accumulato dai treni bloccati da neve o gelo.

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