venerdì 4 dicembre 2015
I beni sequestrati dalla forze dell'ordine, tra cui immobili, aziende e automobili, appartenevano a quattro persone ritenute vicine al boss Matteo Messina Denaro.
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Beni per 13 milioni di euro sono stati sequestrati a quattro fiancheggiatori del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro.

Il provvedimento, eseguito congiuntamente da Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, è stato disposto dal gip di Palermo su richiesta della Procura distrettuale antimafia.

Il sequestro coinvolge Vito Gondola, 77 anni, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo; Michele Gucciardi, 62 anni, accusato di essere il reggente della famiglia mafiosa di Salemi; Giovanni Domenico Scimonelli, 48 anni, uomo d'onore della famiglia di Partanna; Pietro Giambalvo, 77 anni, uomo d'onore della famiglia di Santa Ninfa: tutti arrestati lo scorso agosto nell'ambito dell'operazione antimafia Ermes.

Dove è avvenuto il sequestro?

Il sequestro riguarda beni mobili, immobili ed aziende, ubicate a Mazara del Vallo, Castelvetrano, Salemi, Partanna, Santa Ninfa e Trapani: otto aziende e una quota societaria (supermercati, aziende agricole e d'allevamento ovino); 68 immobili (27 fabbricati e 41 terreni), due autovetture, 36 rapporti finanziari e bancari.

Perché le forze dell'ordine hanno scelto il sequestro?

Le indagini patrimoniali hanno evidenziato l'incongruenza tra i redditi dichiarati dagli indagati ed i beni posseduti. Ragione per cui il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, è stato ritenuto urgente e necessario anche al fine di scongiurare eventuali alienazioni a prestanomi o a terzi.

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