lunedì 15 giugno 2015
La Gdf ha messo i sigilli a beni per un valore di 16 milioni di euro al presidente della cooperativa "29 giugno" arrestato a dicembre nell'ambito della prima tranche di "Mondo di mezzo".  (GUARDA IL VIDEO)
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​Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno messo i sigilli questa mattina a beni del valore di 16 milioni di euro, riconducibili a Salvatore Buzzi, già presidente della cooperativa sociale "29 giugno", arrestato a dicembre insieme all'ex Nar Massimo Carminati e ad altre 35 persone nella prima tranche dell'inchiesta "Mondo di mezzo" della Procura di Roma. Altre 44 persone sono state arrestate nei giorni scorsi nella seconda parte delle indagini dei Carabinieri del Ros. Ma, di pari passo con gli interrogatori di garanzia (conclusisi venerdì), sono proseguiti gli accertamenti sui patrimoni degli indagati, affidati alle Fiamme gialle che oggi hanno messo a segno un ulteriore sequestro.
Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma (Sezione misure di prevenzione) è stato eseguito dal "Gico" del Nucleo di Polizia Tributaria e riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie, della Sarim Immobiliare S.r.l., con sede a Roma in viale Palmiro Togliatti , operante nel settore della “locazione immobiliare di beni propri”.
La società, legalmente rappresentata e partecipata con una quota del 6% da Buzzi, un'altra analoga da Emanuela Bugitti (anche lei colpita da ordinanza di custodia cautelare il 2 dicembre 2014 e il 4 giugno 2015) e da Carlo Maria Guarany (quota dell'1%) risulta controllata dalle cooperative “29 Giugno Coop. Sociale Onlus” (per il 48%) e “Formula Sociale a r.l. Onlus” (4%)entrambe già sequestrate a dicembre.
Il patrimonio detenuto dalla Sarim, fanno sapere gli inquirenti, è composto da "disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, in una unità immobilitare di 2.750 mq, ubicata a Roma, in via Santa Maria di Loreto", utilizzata dalle cooperative di Buzzi come "casa di accoglienza, dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo)". Il nuovo provvedimento porta il sequestro totale dei beni "congelati" nell’ambito dell'operazione "Mondo di mezzo" a 360 milioni di euro.
 
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