martedì 9 giugno 2015
​​Truccato anche l'appalto per il restauro dell'aula in cui si riunisce il Consiglio comunale. Intanto si dimette il capogruppo del Pd in Regione Marco Vincenzo.
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Cinque nuovi arresti, questa volta della Finanza, sono stati eseguiti su disposizione della procura di Roma, nel settore degli appalti e delle frodi fiscali. Tra gli arrestati un alto dirigente in servizio alla Sovrintendenza dei beni culturali che avrebbe favorito l'imprenditore romano Amore Fabrizio nell'iter procedurale per l'aggiudicazione di gare pubbliche. Tra le gare 'truccate' scoperte dalla Finanza, vi è quella relativa al restauro dell'aula Giulio Cesare del palazzo Senatorio, aula dove si riunisce il consiglio comunale della Capitale, che è stata affidata a trattativa privata al citato imprenditore, risultato coinvolto anche nell'inchiesta Mafia capitale. Dagli accertamenti eseguiti è emerso - fa sapere la guardia di finanza - come l'imprenditore arrestato fosse più che sicuro dell'aggiudicazione della gara, avendo stipulato contratti ed effettuato pagamenti in acconto ai subappaltatori alcuni giorni prima dell'apertura delle buste contenenti le offerte. I reati contestati sono quelli dell'associazione a delinquere, truffa aggravata e continuata in danno del comune di Roma, falso, turbativa d`asta, emissione e utilizzo di fatture false, indebite compensazioni d'imposta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte con l'aggravante del reato transnazionale, commesso in Roma, Lussemburgo e altrove. Allo stato delle indagini sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria 20 persone, nonché, in riferimento al reato di truffa per la percezione di indebiti canoni di locazione, sono state segnalate 3 società per la responsabilità amministrativa dipendente da reato. Intanto si è dimesso, in seguito alle intercettazioni secondo le quali sarebbe coinvolto nell'inchiesta Mafia Capitale, il vicecapogruppo del Pd in Tegione Marco Vincenzo. Un altro tassello perso da Zingaretti dopo le dimissioni nel marzo scorso del suo ormai ex capo di Gabinetto Maurizio Venafro. - "In merito a notizie su organi di stampa smentisco di aver presentato in Consiglio regionale emendamenti per finanziare Campidoglio e municipi -spiega Vincenzi- Sono destituite di fondamento, quindi, le affermazioni di Salvatore Buzzi su un mio presunto interessamento per far ricevere al municipio di Ostia 600mila euro"."Ho visto Buzzi due volte - continua Vincenzi - e nel corso degli incontri mi aveva chiesto di intercedere per far ottenere fondi ad Ostia. Una richiesta alla quale non ho dato alcun seguito. Anche il Ros dei carabinieri non ha trovato alcun riscontro alle affermazioni, false, di Salvatore Buzzi come è facile evincere dalle conclusioni dell'informativa".
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