lunedì 30 ottobre 2017
16 arresti di importanti boss: decapitata la cosca di Pino Scaduto. L'uomo aveva ordinato al figlio maschio l'omicidio (non eseguito) della sorella, "colpevole" di voler sposare un carabiniere
Decapitato il mandamento mafioso di Bagheria

Decapitato il mandamento mafioso di Bagheria

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Duro colpo agli affari di Cosa nostra e ai suoi vertici. Un centinaio di carabinieri del Comando provinciale di Palermo, con l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 16 persone per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Decapitato il clan di Bagheria: torna in cella anche un boss scarcerato pochi mesi fa, Giuseppe Scaduto, tra i promotori del tentativo di riorganizzazione della cupola.

L'operazione antimafia è stata battezzata "Nuova alba". Sono state accertate tra l'altro estorsioni ai danni di imprenditori locali del settore edile e delle acque minerali, costretti a consegnare ingenti somme di denaro a titolo di "pizzo" o ad assumere soggetti contigui all'organizzazione mafiosa.

Un provvedimento è stato notificato in carcere anche a Giacinto Di Salvo, altro esponente di spicco della consorteria mafiosa, già a capo del Mandamento di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell'ambito dell'indagine "Argo". Arrestati poi Giovanni Trapani, ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi, e i vertici storici della famiglia di Altavilla Milicia, come Franco Lombardo e Michele Modica, e Giulio Caporrimo che nel 2011 aveva organizzato l'incontro di Villa Pensabene riunendo tutti i capi mandamento del capoluogo siciliano. Per alcuni degli indagati, già detenuti, il provvedimento è stato notificato nelle carceri di Palermo, Tolmezzo e Prato.

Dall'inchiesta emerge anche un particolare agghiacciante: Pino Scaduto avrebbe ordinato al figlio di uccidere la sorella perché aveva una relazione con un maresciallo dei carabinieri: "Tua sorella si è fatta sbirra", diceva il boss al figlio. Ma il giovane, 30 anni, temeva di finire in carcere: "Io ho 30 anni e non mi consumo per lui", diceva ad un amico intercettato dai carabinieri.

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