martedì 24 settembre 2013
​Tra gli arrestati anche i capi dell'organizzazione, una figlia e un genero di Vittorio Mangano, deceduto nel 2000 e ritenuto al vertice del mandamento mafioso di Porta Nuova.
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Operazione della squadra mobile nei confronti di una presunta organizzazione mafiosa attiva in Lombardia e ritenuta emanazione diretta di "cosa nostra" siciliana. Decine di donne e uomini della polizia di Stato stanno eseguendo otto arresti e numerose perquisizioni eseguite in più aree della Lombardia.Tra gli arrestati anche i capi dell'organizzazione, una figlia e un genero di Vittorio Mangano, deceduto nel 2000 e ritenuto al vertice del mandamento mafioso di Porta Nuova.  Al centro delle indagini della polizia, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, una rete di società cooperative attive nella logistica e nei servizi, che, mediante false fatturazioni e sfruttamento di manodopera, hanno realizzato profitti "in nero" almeno dal 2007.Parte di questi profitti, secondo quanto fa sapere la polizia, è stata poi utilizzata per sostenere, dal punto di vista logistico ed economico, importanti esponenti di cosa nostra detenuti o latitanti; altro denaro è stato invece investito in nuove attività imprenditoriali, infiltrando ulteriormente l'economia lombarda.Le accuse vanno da associazione mafiosa, estorsione, false fatturazioni, favoreggiamento, impiego di manodopera clandestina.
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