martedì 5 dicembre 2017
Parte il progetto che da febbraio 2018 porterà gli universitari in 21 scuole d'Italia per creare dei laboratori di buon vivere. Il ministro Fedeli: giovani saranno protagonisti
Gli studenti dell'ateneo ambasciatori di legalità nelle scuole
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A scuola di legalità, per imparare tra i banchi l'etica della convivenza nel rispetto della legge e la valorizzazione del merito. È questa l’idea di fondo del Progetto Legalità, nato oggi pomeriggio a Roma dalla firma del protocollo d’intesa tra Luiss, Anac, Csm e Dna in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. Un'iniziativa che consentirà a sessanta studenti della Luiss di incontrare gli alunni di 21 scuole in ogni regione d'Italia, a partire da febbraio prossimo, per costruire veri e propri scambi culturali di legalità. Come? Con progetti basati sulle specifiche problematiche e criticità legate al territorio, attraverso forme espressive le più diverse ed iniziative pensate su misura della realtà e dell’età dei giovanissimi allievi coinvolti: dagli incontri con i protagonisti dell’anticorruzione, alle attività per favorire l’integrazione sociale e la cittadinanza attiva fino alla realizzazione di video e murales.

Gli studenti così ha spiegato Paola Severino, rettore della Luiss, nell'aula magna dell'ateneo romano avranno l’occasione di «riflettere sui concetti di cittadinanza attiva, giustizia e responsabilità individuale, acquisire consapevolezza su come promuovere cambiamenti sociali attraverso azioni concrete e costruire con gli allievi delle scuole una cultura della legalità, intesa come impegno civile e senso della collettività». Non può esserci infatti libertà senza legalità, e i giovani devono mettere in pratica entrambe per poter crescere come persone e come cittadini e per capire che la cosa pubblica è di tutti, e non di nessuno.

«Il coinvolgimento dei giovani per i giovani nel segno della legalità – ha aggiunto il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli - è il
valore aggiunto di questo progetto, che mira a diffondere tra le nuove generazioni i valori della solidarietà, della responsabilità sociale, del rispetto, dell’uguaglianza». Un'iniziativa come questa richiama difatti le ragazze e i ragazzi al protagonismo, alla
partecipazione attiva, alla consapevolezza. Dà loro fiducia e riconosce l’importanza della loro azione. Il compito degli studenti dell’ateneo, in qualità di tutor, sarà perciò quello di organizzare alcuni cicli di incontri e costruire un vero e proprio “laboratorio per la legalità” nelle sedi degli Istituti coinvolti, dopo aver scelto autonomamente gli argomenti da affrontare e da approfondire. «I ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con realtà differenti da quella con cui sono abituati a interagire quotidianamente - ha aggiunto Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss - potranno maturare vivendo un’esperienza unica di condivisione dei valori della legalità».



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