giovedì 2 luglio 2020
Finalmente parte uno strumento previsto da una legge del 2009. Il direttore dell'ADM, Minenna: affari delle mafie arrivano a 8-11 miliardi. Previsti anche interventi a tutela dei minori tutela dei minori
Lotta alle azzardomafie, accordo operativo tra Monopoli e Forze dell'ordine
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Si rafforza la lotta agli affari delle mafie sull'azzardo, che arrivano a 8-11 miliardi, ma anche per la sicurezza del settore e la tutela dei minori. Oggi presso la sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stato sottoscritto il Regolamento Operativo delComitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori” (CoPReGI) previsto dalla legge n.102 del 3 agosto 2009. Il Comitato esiste, dunque, da quasi undici anni, ma non era mai stato approvato il suo Regolamento Operativo. Eppure si tratta di un organo particolarmente importante. Lo dimostrano gli ultimi dati di Bankitalia sul riciclaggio, e lo dimostrano i firmatari di oggi: il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Il Comitato è presieduto dal Direttore dell'Agenzia ed è composto dai rappresentanti di vertice delle tre forze di polizia. Tutti insieme per la realizzazione di un tavolo di lavoro interforze che ponga in essere un’azione sinergica e coordinata, per contrastare il gioco illegale e le infiltrazioni della criminalità organizzata, perseguendo il fine della sicurezza del gioco e della tutela dei minori, inviando al contempo all’esterno un forte,concreto ed effettivo, segnale di coesione istituzionale ed unità d’intenti.

Il Regolamento Operativo, finalmente firmato oggi, prevede che il Comitato, "nel rispetto delle proprie finalità e, salvo casi di urgenza, all’unanimità, pianifica e coordina le operazioni di controllo sul territorio orientate a interventi organici, sistematici e capillari". Operazioni pianificate condotte da personale della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza congiuntamente a personale dell’Agenzia. Per evitare sprechi di forze e rendere più efficace il contrasto alle azzardomafie, sempre più potenti. In questo senso il Comitato costituirà "appositi Tavoli Tecnici per approfondimenti su specifiche tematiche e per supportare le proprie attività". E in questo senso sarà realizzata una banca dati, tenuta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, proprio per mettere in comune le informazioni e permettere davvero un gioco di squadra contro gli affari delle mafie sull'azzardo, sempre più ricchi, in particolare attraverso il riciclaggio.

"Lo Stato deve combattere l’illegalità - afferma il Direttore di ADM, Marcello Minenna -. Non ci sono dati ufficiali sul gioco illegale, per evidenti motivi, ma operatori di mercato che effettuano analisi finanziarie su questo fenomeno parlano spesso di una quantità finanziaria analoga a quella che viene introiettata dallo Stato nella gestione delle concessioni, quindi tra gli 8 e gli 11 miliardi di euro". Ma Minenna sottolinea anche che "in un momento così importante per il Paese è particolarmente importante prestare la massima attenzione e diventa fondamentale garantire equilibrio, il rispetto delle regole, la tutela dei minori, la sicurezza dei giocatori. La vicinanza delle forze dell’ordine mi conforta, possiamo fare un gran lavoro. Daremo dei segnali forti a breve, otterremo maggiori presidi di legalità e maggiore controllo sul territorio". Ricordiamo l'allarme lanciato nell'ultima relazione dell'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d'Italia. Nel 2019 le operazioni sospette segnalate dagli operatori del settore dell'azzardo sono cresciute del 27,7 per cento, degli operatori nel comparto dei giochi (+27,7%), arrivando a 6.470 rispetto alle 5.067 dell’anno precedente. "Anche il settore dei giochi e delle scommesse (sia con riferimento a operazioni di gioco –fisico e online –sia con riferimento alla gestione delle sale da gioco) - scrive Bankitalia - risulta appetibile per la criminalità organizzata, presente su quasi tutta la filiera, ivi compresa la gestione e il noleggio degli apparecchi di gioco”. Le minacce provengono prevalentemente da: infiltrazioni nella proprietà di esponenti della criminalità organizzata; manipolazione di partite per determinare il risultato e alterare le scommesse; acquisto di biglietti vincenti o realizzazione di scommesse sicure utilizzando diversi conti e puntando su ogni possibile risultato al fine di ridurre o eliminare la possibilità di perdita; acquisto di fiches, tokens o trasferimento di risorse tra conti di gioco; sviluppo di piattaforme online non autorizzate da parte di organizzazioni criminali.

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