sabato 3 gennaio 2015
Il Tribunale del riesame di Catania ha confermato l'arresto della donna accusata di aver strangolato il figlioletto di 8 anni. L'avvocato difensore: faremo ricorso in Cassazione.
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Resta in carcere Veronica Panarello, la 26enne accusata di avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni, il 29 novembre a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Catania che ha rigettato la richiesta di annullamento dell'ordinanza di arresto della donna per omicidio e occultamento di cadavere. La decisione dei giudici è stata depositata in segreteria nel primo pomeriggio e il contenuto è stato anticipato verbalmente a magistrati e difensori dalla Cancelleria. Non si sa ancora se il Tribunale del riesame ha depositato soltanto il dispositivo dell'ordinanza o anche le motivazioni.  Veronica Panarello è accusata di avere strangolato il figlio con delle fascette di plastica e di avere poi occultato il cadavere in un canale di scolo di Contrada Mulino Vecchio. "Le indagini continuano, sia sull'indagata sia sugli scenari in cui il delitto è maturato. Per il resto le ordinanze non si commentano" ha affermato il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia. "Abbiamo appreso della decisione dei giudici: è un primo passo, ma soltanto in sede cautelare. Aspettiamo di leggere le motivazioni per ricorrere eventualmente in Cassazione. Resto convinto dell'innocenza della mia cliente e lo dimostreremo nelle sedi competenti". Così l'avvocato Francesco Villardita commenta la decisione del Tribunale del riesame di Catania di confermare gli arresti per la sua assistita Veronica Panarello.
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