sabato 12 giugno 2021
Stop ad AstraZeneca per chi ha meno di 60 anni, firmata la circolare dal ministero della Salute. Per la seconda dose andrà somministrato Pfizer e Moderna. Anche la Lombardia si adegua
1.723 casi, 52 morti. Lombardia: ok alla seconda dose con vaccino diverso

Ansa

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Sono 1.723 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Venerdì erano stati 1.901. Sono invece 52 le vittime in un giorno, mentre il giorno prima erano state 69. Sono 212.966 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in
Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Venerdì erano stati stati 217.610. Il tasso di positività è dello 0,8%%, in ulteriore calo rispetto allo 0,9% del giorno prima.

Sono 574 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 23 rispetto al giorno prima nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 25 (venerdì erano stati 21). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.655, in calo di 221 unità rispetto al giorno prima. In isolamento domiciliare ci sono 158.180 persone

Dopo aver ricevuto la circolare del Ministero della Salute e del collegato parere di Aifa, regione Lombardia ha deciso di provvedere alla somministrazione della seconda dose di vaccino ai cittadini under 60 vaccinati con AstraZeneca in prima dose, alla vaccinazione eterologa, ossia con vaccino Pfizer o Moderna.

È quanto si apprende da fonti interne alla direzione Welfare di Regione Lombardia La riorganizzazione del programma vaccinale avverrà negli stretti tempi necessari sulla base delle dosi di vaccino disponibili.

Dopo la decisione del Cts sull’utilizzo di AstraZeneca, era arrivata anche la circolare di aggiornamento firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Nella nota ufficiale si sottolinea che il vaccino anglo-svedese anti-Covid dovrà essere «somministrato solo a persone di età uguale o superiori ai 60 anni». Per quanto riguarda, invece, la popolazione al di sotto di questa soglia di età che hanno ricevuto la prima dose, circa 900 mila persone, «il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRna (Pfizer o Moderna), da somministrare a distanza di 8-12 settimana dalla prima dose», riferiscono i vertici sanitari nel documento.



Va ricordato che nelle ultime ore vi era stato un ripensamento da parte della regione Lombardia che attraverso una nota aveva spiegato "in attesa di una nota ufficiale di Ministero della salute e di Aifa, competenti a rilasciare un parere scientifico, e allo scopo di tutelare quanto più possibile la salute dei cittadini e garantire i loro diritti, la Direzione generale Welfare ha deciso di sospendere cautelativamente i richiami eterologhi (quindi con un vaccino diverso) per tutti i cittadini under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Per chi ha più di 60 anni nulla cambia".

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