martedì 5 marzo 2019
L’ira di Salvini per il caso Recanati. La proposta: «Pene doppie per chi spaccia, via la modica quantità». Il ministro: non si sanzionerà chi consuma. Ma Ms5 nicchia
L'offensiva anti-droga della Lega: «Via la modica quantità»
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«Non esiste modica quantità. Ti becco a spacciare, vai in galera...». Annuncia così, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, la proposta di legge della Lega per inasprire le pene detentive a carico di chi smercia illegalmente sostanze stupefacenti: «Bisogna stroncare lo spaccio – incalza –. Il nostro testo assicura che gli spacciatori stiano in galera». Sul piano politico, tuttavia, la sortita del Carroccio in materia rischia di aprire l’ennesimo fronte di tensione col Movimento, aggiungendo altre tensioni a quelle già prodotte in maggioranza dagli scontri sulla Tav e sulle autonomie regionali. In serata, infatti, il primo segnale di contrarietà lo manda il senatore pentastellato Matteo Mantero, primo firmatario di un ddl per la legalizzazione della cannabis, presentato al Senato: «Togliendo la modica quantità – obietta – si perseguono i clienti e si salvano gli spacciatori».

Il caso Recanati. La molla scatenante, evocata nel ragionamento del ministro Salvini, è la tragica vicenda di Porto Recanati (Ancona) dove Farah Marouane, 34enne di nazionalità marocchina con precedenti per droga, ha causato un incidente con 2 morti e 5 feriti: «Qualcuno deve farsi un esame di coscienza – afferma il leader leghista – due bimbi hanno perso mamma e papà perché hanno incrociato lo str... sbagliato, che guidava ubriaco, tossico, senza patente e assicurazione. Mi domando cosa facesse a spasso, quale reato si deve fare per finire in galera? Era coinvolto nel sequestro di 225 chili di droga ed era a spasso. Non è possibile. È frustrante che poliziotti e carabinieri mettano a rischio la loro vita per prendere dieci volte lo stesso spacciatore per lo stesso reato».

Pene raddoppiate. Sul piano normativo, la bozza della pdl è composta da soli 4 articoli. Prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per i delitti riguardanti sostanze stupefacenti, eliminando la clausola di salvezza per le «fattispecie di lieve entità». Inoltre, i minimi e i massimi di pena per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità (ora da 6 mesi a 4 anni) salirebbero a 3 e 6 anni. Aumenterebbe pure la multa (dagli attuali 1.032 a 10.329 euro) fino a un minimo di 5mila e un massimo di 20mila euro. E per chi viene trovato alla guida sotto l’effetto di droga scatterebbe la confisca obbligatoria del veicolo. Il titolare del Viminale mette le mani avanti: «Non c’è un intento punitivo nei confronti di chi consuma. Punto a togliere dalle strade chi spaccia, poi quello che fa ognuno non mi interessa». La pensa all’opposto il senatore 5 stelle Mantero: «In Italia ci sono più di 200mila spacciatori di marijuana, il 95% dei sequestri riguarda le droghe leggere. La soluzione non è rivedere la modica quantità, colpendo il consumatore – sostiene Mantero –. Per combattere la criminalità, va consentito a chi vuole di piantare poche piante di cannabis a casa propria».

Presenze in carcere. Ma aumentare la detenzione degli spacciatori non rischierebbe di creare ulteriore sovraffollamento nelle carceri (già oggi sopra quota 57mila detenuti a fronte di 50mila posti regolamentari)? Alla domanda, il ministro Salvini risponde elogiando l’azione del Guardasigilli: «Bonafede sta lavorando bene: in manovra ci sono i soldi per nuove carceri e nuove assunzioni di polizia penitenziaria». E perché la Lega, che ritiene la questione «urgente», è ricorsa a una proposta di legge e non ha chiesto al governo di pensare a un decreto legge? Salvini non nega la diversità di vedute, la frattura con M5s: «Ci sono sensibilità diverse nel governo su questi temi, come sapete – ammette –. Ma penso che nessuno in Parlamento, anche se ha altre attitudini sul consumo personale, non voglia stroncare lo spaccio... So che da parte dei Cinque stelle ci sono proposte per legalizzare alcune droghe, ma qui si tratta di altro, di togliere dalle strade persone che sono bombe umane». La proposta della Lega (pur eventualmente supportata dalle opposizioni di destra come Fi e Fdi) potrebbe essere destinata a fare poca strada, senza il sostegno anche solo di una parte dei parlamentari pentastellati.

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