lunedì 4 gennaio 2016
​Dopo le minacce alla squadra di calcio femminile dello Sporting il 6 gennaio iniziativa all'insegna della legalità. Centinaia di giovani in arrivo da tutta Italia per dire no alla mafia.
COMMENTA E CONDIVIDI

​Quest’anno la Befana in Calabria regalerà sorrisi, scatti e sudore, assieme ai tantissimi abbracci con e per lo Sporting Locri, che nei giorni scorsi ha dichiarato di voler chiudere in seguito ad alcune vergognose azioni di minaccia nei confronti dei dirigenti della squadra di calcio a 5 femminile che milita in serie A della FIGC. Un’azione chiara, una risposta netta a chi con la violenza, anche solo minacciata, vuole scrivere la parola fine su una storia che parla di sport e riscatto, di parità e di vittorie, dentro e fuori dal campo. Una proposta folle, ma concreta, quella promossa dal Csi: un flashmob sportivo tra le strade di Locri, grazie al supporto dell’Amministrazione comunale. Centinaia di giovani provenienti da tutta la Calabria, ma anche da diverse regioni d’Italia hanno aderito alla proposta. Mercoledì 6 gennaio, dalle 9.30 alle 13, a Locri, il Villaggio dello Sport del Centro Sportivo Italiano, con campi di calcio a 5, basket e pallavolo animerà la centralissima Piazza dei Martiri portando tra la gente la gioia e l’allegria dello sport. Una mattinata, tutta "pallone e coraggio" per ribadire che lo sport non possa mai chiudere e che debba dare risposte al territorio, specie se in un contesto particolarmente "difficile". A dare il simbolico calcio di inizio all’evento sarà il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, che, nel merito della manifestazione, ha dichiarato: «si tratta di un momento di aggregazione sportivo e sociale importante per una città che è stata “violentata” dalle ultime vicende; una città che pur essendo consapevole dell’esistenza del fenomeno mafioso non ha paura di scendere in piazza». Con i ragazzi in piazza anche il Vescovo, Francesco Oliva che interverrà al termine della mattinata. In campo anche una rappresentativa delle ragazze dello Sporting Locri. A spiegare il senso di questa festa dello Sport è il presidente nazionale del Csi Massimo Achini: «Abbiamo deciso di organizzare questa Festa dello Sport in piazza a Locri, per dare un segnale concreto di attenzione. Lo sport nei contesti "difficili" non solo deve esserci, ma deve sempre esserci due volte. In territori di frontiera rappresenta davvero una delle pochissime possibilità di educare i giovani alla legalità e alla vita. Ovviamente saremo a Locri anche per esprimere vicinanza alle ragazze dello Sporting (società che da anni milita anche nei campionati CSI)». L’iniziativa è supportata sui canali social attraverso l’hashtag #IoVadoAGiocareALocri. Per informazioni iovadoagiocarealocri@csi-net.it.  

 

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: