domenica 17 marzo 2019
Avviate le procedure di licenziamento per 21 autisti e 36 accompagnatori, oltre ad altri due dipendenti. Adesso, anche se il Comune ha fornito rassicurazioni, genitori e sindacati sono in allarme
Lo scuolabus dei disabili ha già perso gli autisti
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Brutta notizia per i bambini disabili di Torino: da maggio il servizio bus che ogni giorno li accompagna a scuola potrebbe non esserci più. La Tundo, l’azienda che gestisce il trasporto e che da mesi è sotto l’occhio attento delle famiglie per una serie di disservizi, ha comunicato di aver avviato le procedure di licenziamento per 59 persone, di fatto tutti quelli che lavorano al servizio torinese di trasporto: 21 autisti e 36 accompagnatori, oltre ad altri due dipendenti. Adesso, anche se il Comune ha fornito rassicurazioni, genitori e sindacati sono in allarme.

Quello del trasporto dei bambini disabili a scuola (circa 400) è un tema complesso a Torino. Per mesi genitori e la ditta che ha vinto l’appalto (la Tundo, appunto), sono stati ai ferri corti per i disservizi ripetuti che sono ricaduti sui bambini. Poi il Comune (lo scorso dicembre) ha lanciato una gara per un nuovo affidamento, ma è andata sostanzialmente deserta; adesso è in corso una procedura negoziale per la ricerca di un’azienda in grado di rilevare il servizio e di migliorarlo. Tundo, intanto, lavora in proroga. Ora la doccia fredda dei licenziamenti. «Siamo preoccupati e perplessi – dice Maria Katia Porta, del Comitato garanzia trasporto scolastico, che raccoglie le famiglie coinvolte –, non è chiaro cosa voglia fare la Tundo. Vogliamo certezze e chiarimenti soprattutto sul futuro del servizio per questo e per il prossimo anno scolastico».

Intanto il Comune rassicura. Una nota inviata dall’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino dice che «c’è un accordo con la ditta Tundo per cui il servizio sarà garantito sino alla conclusione della procedura per la scelta del nuovo gestore (presumibilmente al termine dell’anno scolastico) ». Anzi, pare che i nuovi gestori possano assorbire gli attuali lavoratori. Parole che non bastano alle famiglie e ai sindacati. Le organizzazioni dei lavoratori hanno chiesto un incontro e soprattutto che il Comune si prenda carico dei dipendenti che dal 30 aprile potrebbe essere senza lavoro. «Il 20 marzo – dice Katia Porta –, avremo un incontro con il Comune. L’appuntamento era per darci notizie circa l’andamento della procedura negoziata, adesso è ancora più importante». Rimangono per ora l’allarme e la preoccupazione. Anche perché il 21 febbraio scorso il Comune aveva affermato: «Il trasporto disabili è finalmente ritornato ad una gestione corretta con una nuova fase della collaborazione con la ditta Tundo, che ha finalmente risolto alcuni suoi problemi di gestione finanziaria».

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