venerdì 17 marzo 2017
Nel 2016 sono stati 8.300 gli evasori totali scoperti. Aumentati i danni all'Erario: 775 milioni di finanziamenti illeciti, 158 milioni di truffe al sistema sanitario
(Ansa)

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Triplicati nel 2016 gli appalti pubblici irregolari, che hanno raggiunto l’enorme cifra di 3,4 miliardi, rispetto al 'solo' miliardo del 2015. Denunciate 1.866 persone e arrestate 140. Sono sicuramente i dati più preoccupanti dell’annuale rapporto della Guardia di Finanza presentato ieri alla presenza del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ma non gli unici. Le Fiamme gialle hanno infatti scoperto nello scorso anno 8.300 evasori totali che costano alle casse dello Stato 5,3 miliardi, e hanno sequestrato beni per circa 781 milioni, frutto di oltre duemila frodi all’Iva e di 1.663 casi di evasione fiscale internazionale. Un dato, quest’ultimo, triplicato rispetto al 2015, quando ne furono scoperti 444. È anche aumentato, come ha sottolineato il comandante generale Giorgio Toschi, di circa il 30% il numero dei soggetti denunciati alla magistratura per reati contro la pubblica amministrazione ed è cresciuto di tre volte rispetto all’anno precedente il valore dei sequestri a carico di indagati per corruzione, concussione, peculato e abuso d’ufficio, pari a 85 milioni di euro.

Non poteva mancare un corposo capitolo sull’azzardo. E anche qui i numeri parlano da soli. Infatti i controlli della Finanza hanno scovato una sala giochi irregolare su tre. Nel 2016 sono state svolte ben 255 indagini e attività di polizia giudiziaria, 119 su giochi illegali, 136 su scommesse illegali. Su 5.783 interventi effettuati nel corso dell’anno sono state riscontrate irregolarità nel 31% dei casi. Sono stati verbalizzati 6.401 soggetti e sequestrati 710 apparecchi automatici da gioco (slot e vlt) e 715 postazioni di raccolta di scommesse clandestine. Strettamente legata è l’azione di contrasto all’u- sura per la quale nel 2016 sono state denunciate 402 persone, di cui 87 tratte in arresto, con il sequestro di patrimoni e disponibilità finanziarie per 19,7 milioni di euro. Dati che confermano il perdurare della crisi per molte famiglie che si illudono di trovare nello strozzino una soluzione. E a proposito di sfruttamento, lo scorso anno gli investigatori della Gdf hanno individuato ben 4.629 datori di lavoro che impiegavano 10.449 lavoratori in 'nero' e 8.766 lavoratori irregolari.

Il rapporto annuale ribadisce come, nonostante il milione di verifiche, corruzione ed evasione fiscale siano mali endemici del Paese, che rallentano la crescita e, come dice il generale Toschi, «minano la giustizia sociale, aumentano le disuguaglianze e causano rilevanti perdite di risorse per la collettività». I dati sugli appalti irregolari, avverte il comandante generale, «non possono di per sé stessi essere posti alla base di valutazioni attinenti alla più o meno ampia diffusione o alla particolare recrudescenza dei fenomeni illeciti», quanto ad un aumento dei controlli. È indubbio comunque che si tratta, come sostiene il capo del III reparto, il generale Stefano Screpanti, «di un fenomeno che va tenuto sotto controllo». Ed è per questo che la Gdf ha realizzato un particolare «sistema di monitoraggio che consente di intercettare fin dall’inizio eventuali appalti irregolari ». Infatti anche i dati sulle truffe e gli sprechi nella spesa pubblica evidenziano una crescita rispetto all’anno scorso: il danno all’erario è infatti passato da 4 miliardi a 5,3, con un incremento del 24%. Per i reati contro la Pubblica amministrazione sono state aperte quasi 4mila indagini, 1.680 delle quali concluse con 241 persone arrestate e 4.031 denunciate. Di queste, più della metà devono rispondere di abuso d’ufficio (56%); gli altri di corruzione e concussione (23%) e peculato (21%). Le indagini dei finanzieri hanno permesso di scoprire indebite percezioni di contributi e finanziamenti, nazionali ed europei, per quasi un miliardo: 775 milioni riguardano i finanziamenti illeciti, 158 le truffe al sistema sanitario e previdenziale, 6 le prestazioni sociali agevolate e l’esenzione del ticket sanitario.

Proprio sulla base di questi numeri Toschi fissa gli obiettivi per il 2017, partendo da un presupposto: non ci saranno «controlli indiscriminati » sui cittadini ma «interventi mirati», per avvicinare sempre più il fisco «ai contribuenti onesti ». L’obiettivo primario resta quindi sempre lo stesso: «Contrastare e arginare le grandi evasioni, le frodi organizzate e il sommerso». Ed inoltre, vanno supportati «i processi di revisione della spesa pubblica e il contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione» e va salvaguardato «il sistema produttivo dalle infiltrazioni della criminalità organizzata». Alla quale lo scorso anno la Finanza ha sequestrato ben per 2,6 miliardi, oltre a 281 aziende.

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