lunedì 10 luglio 2017
Dopo il caso del lido di Chioggia, continuano le polemiche sul provvedimento presentato da Fiano che punta a introdurre il reato di apologia del fascismo.
Ddl antifascista, bufera sul testo proposto dal Pd
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Alle polemiche attorno al caso del "lido fascista" di Chioggia (lo stabilimento balneare gestito dal 64enne Gianni Scarpa che all'entrata della sua spiaggia ha esposto cartelli e foto con espliciti richiami al ventennio), si aggiungono quelle su ddl proposto da Emanule Fiano che punta a introdurre il reato di apologia del fascismo.

Il provvedimento, sostenuto dal Pd e dalla sinistra, è invece osteggiato dalla destra e dal Movimento 5 stelle secondo cui si tratterebbe di una legge liberticida: «Liberticida era il fascismo non la legge sull'apologia di fascismo. Bisogna dirlo al M5s: era il fascismo liberticida. Almeno la storia» ha risposto Renzi su Twitter.

Anche il presidente del gruppo misto, Pino Pisicchio, si è schierato a favore del testo: «Quando è stata approvata la Costituzione, i nostri padri, a cominciare da Aldo Moro, ne sottolinearono il forte valore antifascista, dunque contrastare il fascismo e la sua apologia, in tutte le forme in cui oggi si può manifestare, significa essere fedeli al dettame costituzionale».

«Perché non introdurre in legge Fiano anche apologia comunismo? Storia va letta a 360 gradi, non in unica direzione» è invece la provocazione del capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta.

I grillini continuano invece a sostenere che «la legge in questione è stata criticata da diversi giuristi e non è necessaria, visto che esistono già due leggi in vigore che puniscono l'apologia del fascismo che per noi è da condannare senza se e senza ma. Questa legge non serve al nostro Paese perché si andrà a sovrapporre alla legge Scelba e alla legge Mancino, infatti i comportamenti previsti in essa come le manifestazioni di propaganda e il saluto romano, come ricorda la Corte di Cassazione, sono già punibili e puniti».






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