sabato 8 febbraio 2014
Il premier da Sochi: «Ho fiducia nei vertici del Pd». Renzi: «Benissimo, era ora. Il rimpasto mi fa venire le bolle». Alfano: convinto sostegno al premier.
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"Lunedì, dopo avere consultato il Capo dello Stato, prenderò una iniziativa per sbloccare la situazione". Lo afferma il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in conferenza stampa a Sochi. Letta aggiunge di "avere fiducia" nel suo partito. "Ho giudicato positivamente la riunione del Pd - ha aggiunto -. Mi fido e ho fiducia nei vertici del mio partito e credo che questa iniziativa che assumerò possa avere effetti positivi". Letta parla di sport, ma non solo, ed è allo sport che fa riferimento per rispondere a chi gli chiede dei messaggi arrivati venerdì da Matteo Renzi. "So quanto il gioco di squadra sia fondamentale nello sport e nella sua organizzazione ed è per questo che faccio il mio in bocca al lupo a Malagò", dice il presidente del Consiglio che, rispondendo alle domande dei giornalisti italiani sottolinea come "lo sport non è un one man show, ma un gioco di squadra dove tante professionalità e persone giocano insieme". "Benissimo, era ora. Adesso non ci rimane che aspettare" la settimana prossima, così Matteo Renzi, al suo arrivo a Sassari, commentando l'annuncio del premier Enrico Letta che ha preso l'impegno di "sbloccare la situazione della politica italiana" dopo la consultazione con Napolitano prevista per la settimana prossima. "Quando mi parlano di rimpasti, la parola mi fa venire le bolle. Allora prendo e scappo a Firenze, a stare in mezzo alla gente", ha poi detto Renzi. Mentre Angelino Alfano, a Reggio Calabria per partecipare a una manifestazione del Nuovo Centrodestra di cui è il leader, ha confermato, parlando con i giornalisti, "il convinto sostegno a Enrico Letta". "Dodici mesi, per consentire - ha aggiunto - di fare le cose necessarie e subito dopo passare al voto". "Il Pd, dopo il derby decennale D'Alema-Veltroni, adesso non può riproporre il Letta-Renzi, perché l'Italia non può attendere oltre", ha detto ancora Alfano. Secondo Alfano, le priorità dell'azione di governo "non possono essere i diritti delle coppie di fatto o l'integrazione degli immigrati, che rispettiamo, ma diritto alla vita, che nessuna legge può togliere, e sostegno alle famiglie, quelle composte da un uomo e una donna, su cui ricadono i sacrifici imposti dalla crisi, e la disoccupazione giovanile". "Proponiamo - ha sostenuto - zero tasse per le nuove assunzioni. Un programma a 'burocrazia zero' per l'avviamento delle attività, con l'eliminazione di sportelli unici o conferenza di servizi, perché se un imprenditore ha un'idea bisogna consentirgli di avviarla, con lo Stato che controlli successivamente il rispetto della legge".
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