domenica 16 giugno 2013
Oltre 5 ore di Consiglio dei ministri. Il premier: «Chi vuole fare impresa non deve avere ostacoli Il fisco sarà amico. Il governo? È coeso». Si stima un risparmio  di 8 miliardi. Copertura trovata dai singoli ministri nei loro bilanci. Mercoledì nuovo ddl, venerdì il dossier lavoro.
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Un decreto complesso, di 80 articoli, che secondo il governo vale 8 miliardi di euro di minori costi burocratici per cittadini e imprese. Il Consiglio dei ministri ha impiegato oltre 5 ore per venirne a capo, in una seduta in cui - anche per la posta politica in gioco - nessun ministro ha rinunciato a dire la sua e a mettere una "bandierina". Una maratona che ha costretto a rinviare a mercoledì l’altro provvedimento all’ordine del giorno, un disegno di legge con un’altra marea di piccole e grandi semplificazioni. Mentre venerdì arriverà il pacchetto-lavoro da un miliardo preparato dai ministri Trigilia e Giovannini. E tra l’altro non è indifferente notare che la copertura di queste cifre è stata trovata dai singoli ministri nelle pieghe dei bilanci dei rispettivi ministeri.Letta ha tracciato l’obiettivo politico già nel primo pomeriggio, a margine dell’incontro con il presidente della Commissione Ue Barroso: «Vogliamo aiutare gli italiani a intraprendere senza avere addosso le burocrazie». Poi, in serata, chiusi i lavori, ha ribadito alla stampa: «Con queste misure rilanciamo l’economia e sblocchiamo molti posti di lavoro.». Un provvedimento che è anche "europeo", visto che con la parte riguardante la giustizia si risponde alla prima raccomandazione dell’Ue. Prevedendo possibile critiche del Pd sulle norme che frenano Equitalia, Letta mette le mani avanti: «Il Cdm è molto coeso. Confermiamo una lotta senza quartiere all’evasione senza però un atteggiamento punitivo, puntiamo ad un fisco amico verso chi ha difficoltà». La misura più sostanziosa per rilanciare l’economia reale era già stata ampiamente anticipata dai quotidiani: la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione delle piccole e medie imprese 5 miliardi di euro per «finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo». Le aziende potranno accedere ai finanziamenti entro il 31 dicembre 2016.Ancora fronte aziende, viene incrementata la misura massima di copertura del Fondo di garanzia fino all’80 per cento dell’operazione nel caso di anticipazioni verso imprese che vantano crediti con la pubblica amministrazione e nel caso di prestiti a medio e lungo termine. Tuttavia, si demanda a un successivo decreto ministeriale, da emanare entro 60 giorni, l’aggiornamento dei criteri di valutazione delle imprese. Altro intervento di "spesa" sono i 70 milioni per il 2014 e il 2015 per «potenziare l’azione in favore dell’internazionalizzazione delle imprese italiane e la promozione dell’immagine del prodotto italiano nel mondo». Un Fondo cresciuto scavando nelle risorse del ministero dello Sviluppo.I cittadini (ma anche i fabbricati industriali) saranno sollevati da alcuni pesi che oggi gravano sulla bolletta elettrica: eliminando alcune voci delle fatture, e tagliando i sussidi Cip6 agganciandoli al gas anziché al petrolio, secondo Zanonato ci sarà un risparmio complessivo di 500 milioni. Una misura importante, anch’essa inattesa, è annunciata dal ministro Carrozza: ampliando la facoltà di assumere nelle università e negli enti di ricerca per l’anno 2014, elevando dal 20 a 50 per cento il turn-over, si libereranno posti per 1500 ordinari e 1500 nuovi ricercatori.
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