lunedì 4 febbraio 2013
​Accolta la richiesta presentata dai legali di Silvio Berlusconi per la partecipazione del Cavaliere a una trasmissione televisiva in programma questa mattina. Processo rinviato al prossimo 11 febbraio. Ghedini: «Non me l'aspettavo e credo sia stata rispettata la norma».
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​I giudici del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento presentata dai legali di Silvio Berlusconi e rinviato il processo al prossimo 11 febbraio. I giudici hannoriconosciuto come legittimo impedimento la partecipazione di Berlusconi alla trasmissione televisiva di questa mattina in quanto tale impegno «rientra nella previsione dell'accesso aimezzi di informazione durante la campagna elettorale».Secondo l'ordinanza dei giudici, in base alla relazione del vice presidente della Commissione di vigilanza Rai,«l'eventuale rinuncia alla partecipazione renderebbe sostanzialmente impossibile il recupero di altri spazitelevisivi». Pertanto «la richiesta avanzata merita accoglimento, non apparendo nella disponibilità dell'imputato una diversa organizzazione dei propri impegni» e considerando l'orario di conclusione della trasmissione, secondo il collegio non c'è tempo sufficiente affinchè Berlusconi si organizzi il viaggio per arrivare al Palazzo di Giustizia di Milano nel pomeriggio per partecipare all'udienza così come aveva chiesto il procuratore aggiunto Ilda Boccassini.  «Non me l'aspettavo e credo sia stata rispettata la norma - ha detto Niccolò Ghedini, uno dei difensoridi Silvio Berlusconi - però mi aspettavo un rinvio a dopo il 24 e non di tornare qui l'11 febbraio perchè in campagna elettorale non ci dovrebbero essere udienze».La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 11 febbraio quando verrà sentita come testimone in aula il pm minorile Anna Maria Fiorillo che deporrà sulla ormai nota notte in Questura, quando Ruby venne trattenuta per via di un furto e, in seguito alla telefonata del Cavaliere, affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti con il parere contrario del magistrato. 

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