martedì 11 gennaio 2011
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LA LEGGEÈ contro la Costituzione?La Consulta deve esprimersi sulla legittimità costituzionale della legge 51 del 7 aprile 2010, che specifica quando e come il premier e i ministri possono chiedere, in virtù dei loro impegni istituzionali, il rinvio di udienze in cui risultano imputati ("legittimo impedimento"). La norma, che specifica l’estensione all’esecutivo di un istituto già esistente, vale per 18 mesi, in attesa di una legge costituzionale che indichi le prerogative del presidente del Consiglio e della sua squadra "per il sereno svolgimento" delle loro mansioni.I TRE PROCESSIQuali casi sono in bilico?Sono tre i processi al premier congelati in attesa della sentenza, tutti con sede a Milano. Il primo riguarda la presunta corruzione in atti giudiziari del legale David Mills, che in due procedimenti su reati finanziari in Fininvest e finanziamento illecito al Psi avrebbe detto il falso favorendo Berlusconi (Mills, dopo la condanna in secondo grado, ha ottenuto la prescrizione in Cassazione). Nei fascicoli Mediaset e Mediatrade si imputano al premier appropriazione indebita e frode fiscale nell’acquisizione di diritti tv. Intanto, per gli avvicendamenti tra i giudici, i processi rischiano di ripartire da zero.LA SENTENZAPossibile anche un "ni"?La Consulta dirà se il legittimo impedimento ha invaso il terreno della Costituzione oppure no. Ma nel mezzo ci sono altre soluzioni: con una "sentenza interpretativa di rigetto" la Corte affiderebbe ai singoli giudici la valutazione sull’impedimento addotto dal premier. Mentre con una "sentenza additiva di legittimità" la Corte riscriverebbe la norma, cambiando le parti in conflitto con la Carta. Un’altra mediazione porterebbe a considerare "impegni istituzionali" solo quelli formali e non "le attività preparatorie e conseguenti".LE TESIUno scudo o tutela il Paese?I giudici di Milano pensano che la norma violi sia l’articolo 3 della Carta ("tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge") sia il 138, che illustra il procedimento "speciale" per le leggi costituzionali (il legittimo impedimento è passato invece come legge "ordinaria"). Per i legali del premier invece si tutela il diritto del presidente del Consiglio, costituzionale anch’esso, di governare senza avere bastoni tra le ruote nell’interesse del Paese. Inoltre, la "difesa" ritiene malposte le ordinanze con cui i giudici milanesi si appellano alla Consulta.
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