giovedì 12 dicembre 2013

L'iter procedurale al centro del colloquio dei presidenti di Senato e Camera. Quagliariello: intesa entro la Befana o crisi.

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"Si è svolto oggi a Montecitorio l'incontro tra il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, in merito alle intese sulla legge elettorale", rende noto un comunicato congiunto delle Camere. "La presidente Boldrini aveva avviato ieri la procedura di intese per stabilire la priorità nella definizione del testo di riforma elettorale, a seguito della richiesta emersa nella Conferenza dei capigruppo della Camera del 5 dicembre scorso e della successiva iscrizione all'ordine del giorno della Commissione affari costituzionali della materia elettorale, già in corso di esame presso l'omologa commissione del Senato"."Questa mattina - prosegue la nota - la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, ha informato il presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama  dell'orientamento favorevole dei Gruppi Pd, Movimento 5 Stelle e Misto-Sel al trasferimento alla Camera della legge elettorale; contrari i Gruppi Forza Italia-Pdl, Nuovo Centro Destra, Lega Nord, Gal, Autonomie, Per l'Italia e Scelta civica"."I presidenti dei due rami del Parlamento hanno preso atto della sussistenza di una maggioranza numerica di senatori e deputati (alla Camera anche il Gruppo Fratelli d'Italia) favorevoli al superamento del principio della priorità temporale, in forza del quale l'iter sarebbe dovuto proseguire al Senato", comunicano le Camere. "Su tale presupposto i  presidenti Grasso e Boldrini, nel definire l'intesa sul passaggio della materia elettorale alla Camera dei deputati, hanno allo stesso tempo convenuto sull'esigenza, anche ai fini di un'equilibrata condivisione dell'impegno riformatore, che il Senato abbia la priorità nell'esame dei progetti di legge di riforma costituzionale già presentati e preannunciati, inparticolare quelli concernenti il superamento del bicameralismo paritario e per l'avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato"."Tale percorso richiede evidentemente una conseguente e chiara assunzione di responsabilità da parte dei gruppi politici di entrambi i rami del Parlamento - conclude la nota - I presidenti delle Camere si sono infine impegnati a vigilare affinché le due commissioni Affari costituzionali procedano parallelamente con costante e reciproca attenzione sui rispettivi lavori, al fine di assicurare un più spedito e proficuo svolgimento dell'iter delle riforme che interesserà il prosieguo della legislatura".GUAGLIARIELLO: ACCORDO ENTRO LA BEFANA O CRISI"Il vero nodo è che se un governo c'è e ha una sua maggioranza, allora è la maggioranza che si deve mettere d'accordo sulla legge elettorale, questo è il vero nodo". Lo ha detto il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello a Sky Tg24. Quagliariello fissa una dead line: "Nei prossimi 10-15 giorni questa maggioranza o trova un accordo su legge elettorale e sulle riforme istituzionali o va in crisi e ognuno si prenderà la sua responsabilità. Questa maggioranza deve presentare una sua proposta e presentarla all'opposizione, ma entro 15 giorni deve chiarirsi le idee e fare la sua proposta su legge elettorale, bicameralismo, riduzione del numero dei parlamentari. Se questo non accade - avverte Quagliariello - ne trarremo le conseguenze e diremo ai cittadini italiani di chi è la responsabilità. Diciamo che abbiamo tempo fino a subito dopo la Befana", ha concluso il ministro.
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