giovedì 23 luglio 2015
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Il disegno di legge Cirinnà consiste in 19 articoli divisi in 2 titoli (capitoli): il primo riguarda le unioni civili, il secondo disciplina le convivenze. Se approvato, consentirà alle coppie dello stesso sesso di veder riconosciuta la loro relazione nei registri comunali. Attualmente, sono 3 i nodi su cui si concentra il maggior numero di emendamenti. Prima di tutto, su quello teso a definire l’unione civile “istituto giuridico originario”, vale a dire concetto distinto da quello del matrimonio. Altro tema caldo, quello della cosiddetta “stepchild adoption”, cioè la possibilità che un componente della coppia adotti il figlio dell’altro: secondo molti, un artificio per incentivare la surrogazione di maternità all'estero. Infine, accese discussioni vertono sulla reversibilità della pensione del partner: ieri sarebbe dovuta arrivare in Commissione giustizia del Senato la relazione dell’Economia sulla sostenibilità finanziaria dell’ipotesi, ma il nulla di fatto ha bloccato i lavori.
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