giovedì 8 giugno 2017
È Cavalese, in provincia di Trento, ad aggiudicarsi il premio "Comune 100% rinnovabile" assegnato da Legambiente. A Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, premio "Buona pratica"
Aumentano le città «ecologiche». Buone notizie dal Sud
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È Cavalese, in provincia di Trento, ad aggiudicarsi il premio "Comune 100% rinnovabile" assegnato da Legambiente in occasione della presentazione del dossier "Comuni Rinnovabili 2017", stamani a Roma. A Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, è invece andato il premio "Buona pratica". A Cavalese, che conta poco più di 4mila abitanti, si contano 102 impianti solari fotovoltaici per complessivi 1,1 MW di potenza installata su tetti e coperture che contribuiscono all'autosufficienza energetica. A questi si aggiunge un impianto mini idroelettrico da 706 kW, un impianto a biogas da 1 MW e un impianto a biomassa in cogenerazione da 1 MW elettrico e 23,5 MW termici connesso alla nuova centrale di teleriscaldamento, inaugurata a novembre 2016. Castellammare ha ottenuto il riconoscimento perché l'amministrazione, grazie ai fondi FESR, ha finanziato un'opera di efficientamento dell'Istituto Comprensivo "Luigi Denza" realizzando un impianto solare fotovoltaico da 9 kW, un impianto solare termico da 50 mq, migliorando le prestazioni energetiche e di sicurezza dell'involucro edilizio. Gli investimenti, evidenzia Legambiente, consentono al Comune risparmi per 15-20mila euro all'anno. L'associazione ha assegnato anche il premio "Rinnovabili e cibo di qualità" a tre aziende: Società Agricola Arte, nel tavoliere delle Puglie tra Manfredonia e Cerignola (FG); Birrificio artigianale Lesster a Lugo di Grezzana (VR); Nuova Sarda Industria Casearia a San Nicolò d'Arcidano (OR).



Tornando ai dati del dossier, i comuni del solare sono passati a 7.978, mentre sono 6.819 quelli che hanno almeno un impianto solare termico. Tra i comuni, il miglior risultato in termini di potenza installata su tetti e in relazione al numero di abitanti, è del comune di Macra, con una media di 165 MW/1.000 abitanti, seguito da Fascia (con una media di 76 MW/1.000 abitanti e 81 MW complessivi) e Monterone (63 MW ogni 1.000 abitanti). In tutti e tre i casi si superano ampiamente i fabbisogni elettrici delle famiglie residenti. In crescita anche i comuni dell'eolico che arrivano a quota a 904, di questi 293 si possono considerare autonomi dal punto di vista elettrico proprio grazie all'eolico. La potenza installata è in crescita, pari a 9.257 MW, con 282 MW in più rispetto al 2015. Questi impianti, secondo i dati di Terna, hanno permesso di produrre 17,5 TWh di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 6,5 milioni di famiglie. I comuni del mini idroelettrico sono 1.489. Il Rapporto prende in considerazion gli impianti fino a 3 MW e la potenza totale installata per questa dimensione nei Comuni italiani è di 1.568 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 6,2 TWh, pari al fabbisogno di energia elettrica di 2,3 milioni di famiglie. Crescono anche i municipi delle bioenergie che arrivano a 4.114 per una potenza installata complessiva di 5.490 MW elettrici, 1.534 MW termici e 415 kW frigoriferi. Sono 590 i comuni della geotermia per una potenza totale di 993 MW elettrici, 228,5 MW termici e 5,4 MW frigoriferi. Infine i comuni della bioenergia sono 4114 per una potenza installata complessiva di 5.490 MW elettrici, 1.534 MW termici e 415 kW frigoriferi.

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