mercoledì 24 giugno 2015
Cerimonia di consegna alla prefettura di Caltanissetta del luogo in cui venne ucciso il piccolo Di Matteo. Consegnati alla Regione Siciliana di 27 immobili confiscati. .
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Cerimonia di consegna alla prefettura di Caltanissetta dei beni confiscati ad Antonio Scozzali, nel Comune di Vallelunga Pratameno. Uno degli immobili era stato trasformato dalla mafia in una delle 'prigioni' del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell'acido per punire la scelta del padre Santino di collaborare con la giustizia. Tra i presenti, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi e il prefetto Umberto Postiglione, capo dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati. La Regione ha contestualmente stabilito la concessione temporanea del bene al Consorzio per la legalità e lo sviluppo che lo destinerà a un uso produttivo. "Quello di oggi è un importante tassello che si aggiunge a un percorso di legalità fortemente voluto da questo governo", ha detto la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. Domani, 25 giungo, alle 9, nella sede palermitana dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Umberto Postiglione, consegnerà alla Regione Siciliana 27 immobili da destinare a finalità istituzionali. Sempre domani, alle 10,30, al tenente colonnello Mario Pantano, capo ufficio del Comando dei carabinieri di Catania, verranno consegnati 7 immobili da destinare all'Arma dei carabinieri per soddisfare esigenze alloggiative del personale. Alle 12, poi, diversi sindaci delle province di Trapani e Palermo riceveranno altri 53 immobili confiscati alla mafia. Alla cerimonia di consegna prenderanno parte i sindaci dei comuni di Monreale, Misilmeri, Cerda, Bolognetta, Altofonte, Cinisi; Erice, Valderice, Castelvetrano e Campobello di Mazara. In serata, invece, Postiglione all'hotel San Paolo di Palermo consegnerà al sindaco della città Leoluca Orlando, 14 immobili da destinare all'emergenza abitativa, 6 immobili di natura commerciale già affittati i cui proventi verranno reinvestiti nel sociale, e altri 11 tra terreni box e magazzini di varia natura.
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