mercoledì 28 novembre 2018
A Garlate, nel Lecchese, gli alunni di seconda elementare si “tassano” per aggiustare ciò che avevano rotto giocando. Il sindaco: «Piccoli, ma già consapevoli del loro ruolo nella comunità»
Una bella veduta di Garlate

Una bella veduta di Garlate - © Roberto Marini

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«Non sono stato io! Non è colpa mia!». Di solito, i bambini (ma anche tanti adulti), si giustificano così, quando combinano qualche guaio o rompono qualcosa che è di tutti e, quindi, di nessuno. Questa volta no. Gli alunni della seconda elementare di Garlate, piccolo comune in provincia di Lecco, si sono autotassati, rinunciando a parte della “paghetta” settimanale, per aggiustare una placca del bagno che avevano inavvertitamente rotto. Hanno raccolto i loro risparmi in un salvadanaio, che hanno consegnato al sindaco, Giuseppe Conti, arrivato a scuola per distribuire i tradizionali calendari dell'Avvento, accolto da questa «sorpresa positiva».

«Gesto dal grande valore simbolico»

«Il gesto, oltre che commovente, ha un grande valore simbolico e civico - ha scritto su Facebook il primo cittadino - ed acquista un significato ancora maggiore se si considera che è stato compiuto da bimbi in tenera età, ma perfettamente consapevoli del loro ruolo di cittadini di questa comunità, con i loro diritti ed i loro doveri. Un grande esempio per tutti, in un momento in cui si sente parlare soprattutto di vandalismi, maleducazione, arroganza, disprezzo per la cosa pubblica. Li ringraziamo davvero tanto per questo gesto», ha aggiunto Conti. Non dimenticando le maestre, che «incoraggiano questi comportamenti positivi: l'eccellenza della nostra scuola si misura anche con la sua capacità di formare i cittadini di domani, e questo è il modo migliore per farlo».

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