martedì 26 maggio 2020
Il bollettino di oggi. I decessi sono 78, gli attuali positivi scendono a 52.942, i guariti sono 2.677 e il totale dall'inizio della pandemia è 144.658
Per le strade della capitale con la mascherina

Per le strade della capitale con la mascherina - Pino Ciociola

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Le morti sono davvero in frenata. I contagi aumentano leggermente (397) rispetto a ieri (300), ma dovrebbe essere un'oscillazione non significativa (la scorsa settimana si era registrata una media di 662 nuovi casi al giorno). La Lombardia sembra essersi finalmente messa su una strada ancora lunga, ma adesso buona (e la Regione corregge i dati sui decessi di domenica, non più nessuno, ma 3). Torna a farsi più veloce la corsa delle guarigioni. I ricoverati nei reparti Covid scendono a meno di 8mila e non accadeva dal 14 marzo, quando furono 7.426 (saliti nelle ventiquattr’ore seguenti a 8.372)

A proposito di ricoverati, vediamo come sono cambiate le ospedalizzazioni per coronavirus in questo mese e negli ultimi due. Il 1 maggio si contavano 100.943 positivi accertati, l’1,5% (1.578) era in terapia intensiva, il 17,4% (17.659) ricoverato nei reparti ospedalieri Covid e l’81% (81.796) in isolamento senza sintomi o sintomi lievi. Oggi (26 maggio) si contano 52.942 positivi accertati, lo 0,9% (521) è in terapia intensiva, il 14,9% (7.917) nei reparti Covid e l’84% (44.504) in isolamento senza sintomi o sintomi lievi. Quindi sono scese le percentuali di chi entra in ospedale ed è aumentata quella di chi non ha sintomi o ne ha lievi, ma entrambe in maniera non troppo significativa. I cambiamenti oggi sono invece ben più marcati riferendosi al giorno in cui si registrò il maggiore numero di positivi (108.257), il 19 aprile: il 2,4% (2.635) era in terapia intensiva, il 23,1% (25.033) nei reparti Covid e il 74,4% (80.589) in isolamento senza sintomi o sintomi lievi. Ecco invece i dati dell’aggiornamento quotidiano dalla Protezione civile.

Nuovi contagi. Sono 397 (mercoledì 665, giovedì 642, venerdì 652, sabato 669, domenica 531 e ieri 300) e 159 di questi (il 40% del totale) si registrano in Lombardia (mercoledì 294, giovedì 316, venerdì 293, sabato 441, domenica 285 e ieri 148). I tamponi effettuati sono 57.674 (mercoledì 63.158, giovedì 71.679, venerdì 75.380, sabato 72.410, domenica 55.824 e ieri 35.241), con un rapporto di positività che a 0,7% tocca un nuovo minimo (ieri 0,9%).

Morti. Sono 78 (mercoledì 161, giovedì 156, venerdì 130, sabato 119, domenica 53 e ieri 92) e 22 di questi sono in Lombardia (mercoledì 65, giovedì 65, venerdì 57, sabato 56, domenica 3 e ieri 34). Il totale nazionale sale a 32.955 dall’inizio della pandemia.

Totale dei casi. Sono 230.555 le persone che hanno contratto il Covid-19 (compresi guariti e deceduti) dall’inizio della pandemia, cioè i contagiati accertati finora.

Attuali positivi. Sono 52.942 (mercoledì 62.752, giovedi 60.960, venerdì 59.322, sabato 57.752, domenica 56.594 e ieri 55.300), 2.358 in meno rispetto a ieri (mercoledì meno 2.377, giovedì meno 1.792, venerdì meno 1.638, sabato meno 1.570, domenica meno 1.158 e ieri 1.294).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 521 (mercoledì 676, giovedì 640, venerdì 595, sabato 572, domenica 553 e ieri 541).

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 7.917 persone (mercoledì 9.624, giovedì 9.269, venerdì 8.957, sabato 8.695, domenica 8.613 e ieri 8.185), 268 meno di ieri.

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 44.504 persone (mercoledì 52.452, giovedì 51.051, venerdì 49.770, sabato 48.485, domenica 47.428 e ieri 46.574), cioè sempre l’84% degli attuali positivi.

Guariti e dimessi. Sono 2.677 (mercoledì 2.881, giovedì 2.278, venerdì 2.160, sabato 2.120, domenica 1.639 e ieri 1.502), portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 144.658.

Il dettaglio regionale. I casi attualmente positivi sono 24.477 in Lombardia, 6.941 in Piemonte, 4.146 in Emilia-Romagna, 3.538 nel Lazio, 2.431 in Veneto, 1.575 nelle Marche, 1.539 in Puglia, 1.522 in Toscana, 1.438 in Liguria, 1.430 in Sicilia, 1.184 in Campania, 909 in Abruzzo, 513 nella Provincia autonoma di Trento, 375 in Friuli Venezia Giulia, 238 in Calabria, 224 in Sardegna, 179 nella Provincia autonoma di Bolzano, 174 in Molise, 42 in Umbria, 36 in Basilicata e 31 in Valle d’Aosta.

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