martedì 21 febbraio 2023
Cartolarizzazioni, Compensazioni e Sisma bonus
La protesta per la stratta sul superbonus davanti a Palazzo Chigi

La protesta per la stratta sul superbonus davanti a Palazzo Chigi - Ansa

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Il governo si confronta con banche e imprese, soddisfatte solo a metà, per trovare soluzioni alla "bolla" dei 19 miliardi incagliati, già accumulati dalle imprese. Ecco le ipotesi sul tavolo.

1. Compensazioni con l'F24 È la soluzione in campo sin dall’inizio, ma mai concretizzata. E' caldeggiata dall’Ance (l'associazione dei costruttori) e dall’Abi (banche) che hanno proposto per gli istituti di credito la possibilità di utilizzare i soldi dei versamenti fiscali fatti dai clienti delle banche con i moduli F24: le somme incassate non verrebbero più riversate allo Stato, ma utilizzate per ampliare i margini di manovra sugli acquisti di crediti fermi nei “cassetti fiscali” delle imprese, che hanno fatto lo sconto in fattura ma poi non hanno più trovato acquirenti.

2. Cartolarizzazioni L’idea ricalca l’operazione fatta dall’ex ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, nei primi anni Duemila. Si tratta di raggruppare tutti i crediti bloccati in una cosiddetta “società veicolo”, deputata a reperire i fondi per comprarli e far partire i cantieri: questo avverrebbe tramite l’emissione di obbligazioni collegate, messe sul mercato. L’impianto non incontra però il favore del Tesoro, anche per la lunghezza dell’iter autorizzativo da parte Ue e, quindi, dei tempi complessivi.

3. Sisma bonus Un’ipotesi che coagula già sufficienti consensi è poi quella di intervenire sull’efficientamento anti-sisma. Il decreto dice che può accedere agli sconti solo chi ha già il preliminare registrato. Come ha sottolineato Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, in tal modo si creerebbe però «una disparità tremenda con chi ha già il mutuo deliberato, ma è privo del preliminare registrato. Si tratta di un problema che va risolto».

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