Le donne e la gara delle banane. No, il sessismo non è divertente
giovedì 4 agosto 2022

Per fortuna a Monteprato di Nimis, paesello di 3mila abitanti fuori Udine, è in vigore la par condicio. Così accanto alla tanto discussa 'Gara di mangiatrici di banane', martedì sera, per il clou della Festa degli uomini del 2 agosto che attrae tanti turisti fin dal 1976, c’è stato anche lo spogliarello maschile. Una statuetta dorata di Apollo (nudo) al 'lui' più baldanzoso, 100 euro alla 'lei' più svelta a divorare, a occhi bendati e mani legate, il frutto allusivo per eccellenza.

Così alla fine la gara c’è stata, nonostante la petizione online per chiederne la sospensione, la severa presa di posizione della Commissione Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia, e perfino la riprovazione dal lontano Egitto dell’attivista Patrick Zaki. Nonostante, infine, i commenti scandalizzati di tanti parlamentari, da Laura Boldrini a Roberto Novelli. Niente da fare, all’insegna della «goliardata», del «è solo uno scherzo divertente» del «noi ci autoironizziamo» (sic, su Facebook) tre giovani donne si sono inginocchiate davanti ad altrettanti ragazzotti, separati da un pannello con tre buchi all’altezza giusta, da cui sporgevano le famigerate banane sbucciate.

Non un bello spettacolo. Più che goliardico, triste.

Desolante immaginare che per far divertire una platea già su di giri per tutto il contorno di falli di plastica, salamini e salsicce alcune donne si prestino e mettersi in posizione subalterna e a essere oggetto di doppi sensi, scherzi, battute triviali. Il posto delle donne non è quello. Per la verità, non lo sarebbe nemmeno degli uomini, perché pensiamo che oltre alle banane c’è di più, e che alla maggior parte di loro non piacerebbe vedere le proprie sorelle, o figlie o madri, o peggio mogli, trattate da sexyintrattenitrici.

Ci sono tanti modi per festeggiare l’uscita dalla pandemia. Mettere una donna in ginocchio per far divertire (soprattutto) gli uomini non ci sembra il migliore.

Nel 2022 non è accettabile promuovere situazioni di sottomissione e mercificazione della donna. La sensibilità comune sta cambiando, oggi le donne giustamente sporgono denuncia se vengono importunate per strada, o se qualcuno allunga le mani sugli autobus o allo stadio. Evidentemente non basta: per estirpare la mentalità maschilista è necessario lavorare su tutti i fronti. Nessuno escluso, anche quello del sessismo travestito da goliardia.

Negli ultimi giorni in Italia sono stati denunciati almeno 10 stupri; dall’inizio dell’anno sono stati commessi oltre 60 femminicidi. Lungi da noi mettere in relazione una festa paesana semplicemente grottesca e fuori dal tempo con alcuni dei reati più odiosi del Codice penale. Però questi ultimi spesso trovano le loro origini in una visione proprietaria e subalterna della donna. È questa la mentalità da sconfiggere nella società italiana.

Ecco perché ci auguriamo che gli organizzatori della Festa degli uomini di Monteprato di Nimis riflettano a fondo, e con loro anche le donne che si prestano alla 'gara' sessista, e poi trovino insieme un altro modo, meno becero e davvero divertente, per attirare i turisti il prossimo 2 agosto. Quest’anno hanno dimostrato di essere alla frutta con la banana, possono recuperare con qualcosa di dolce nell’estate 2023 (e no, l’alternativa non può essere Miss Maglietta Bagnata).

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