mercoledì 23 novembre 2022
L'iniziativa organizzata dall'ambasciata di Polonia per accendere i riflettori su un dramma attuale, soprattutto in Ucraina: è una violazione dei diritti umani. «Dalla Russia violenze spaventose»
Le donne ambasciatori in Italia che hanno firmato il messaggio congiunto

Le donne ambasciatori in Italia che hanno firmato il messaggio congiunto - Ambasciata di Polonia

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La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. È un messaggio congiunto di solidarietà a tutte le donne vittime di violenza nel mondo, con un particolare pensiero alle donne ucraine, quello che arriva dalle donne ambasciatori dei Paesi del triangolo di Lublino - Lituania, Polonia e Ucraina - in occasione della Giornata contro le violenze sulle donne che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre. Un sostegno espresso nell’evento organizzato ieri all’ambasciata di Polonia a Roma a cui hanno partecipatole rappresentanti di quindici Paesi (Albania, Canada, Repubblica Ceca, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituana, Montenegro, Polonia, San Marino, Slovacchia, Romania, Svizzera, Ucraina, Kosovo).

Ambasciata di Polonia

Un momento servito, come ha ricordato l’ambasciatore polacco in Italia Anna Maria Anders, «per esprimere la nostra comune solidarietà con le vittime della violenza in tutto il mondo, volendo in modo particolare richiamare l'attenzione sulla tragedia delle donne ucraine nel contesto dell'invasione russa. In quanto ambasciatori donne, abbiamo deciso di manifestare oggi il nostro sostegno». Ha invitato a «parlare ad voce alta in modo che il mondo ci ascolti», la consorte dell’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Kateryna Melnyk, perché «la mia Ucraina sta attualmente attraversando le pagine più buie della sua storia. I casi di violenza sessuale durante l'invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia hanno assunto dimensioni spaventose».

Ambasciata di Polonia

Nella dichiarazione congiunta, gli ambasciatori donne di Lituania, Polonia e Ucraina, ricordano come «ormai da 9 mesi l’Ucraina continua a subire la brutale, non provocata e ingiustificata guerra di aggressione della Russia. Una delle armi di guerra dell’aggressore è la violenza sessuale e di genere». Pertanto, aggiungono, «oggi tutti insieme continuiamo a sollecitare la Russia a porre fine all’insopportabile sofferenza umana fermando immediatamente la sua guerra illegale. La violenza contro donne e ragazze è una grave violazione dei diritti umani. Solidali con le donne ucraine i nostri cuori e la nostra attenzione vanno anche a tutte le altre vittime di violenza in Afghanistan, Iran e in tutto il mondo. Oggi vogliamo che la loro voce sia ascoltata».

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