mercoledì 5 aprile 2017
I 40 e 50enni andati all'estero in cerca di carriera sono raddoppiati tra il 2008 e il 2014, da 7.700 a 14.300.
(Reuters)

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Nel 2016 il numero di italiani che si sono trasferiti all'estero ha toccato un nuovo record: l'Istat ne ha stimati 115mila. Ma se studenti e neolaureati la fanno sempre da padroni, il dato che è più cresciuto è quello dei 40 e 50enni: tra il 2008 e il 2014 sono raddoppiati, da 7.700 a 14.300. Considerate le persone in età lavorativa, rileva Repubblica che ha analizzato i dati di Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato), una su cinque sta in quella fascia, una su tre allargando il conto agli over 50. Un esodo di professionisti, imprenditori e lavoratori meno qualificati che ormai affianca quello classico dei giovani talenti.

Con destinazioni diverse: meno Londra e Berlino, privilegiate dai neolaureati, e più geografie ad alto potenziale di crescita, come Cina o Sudamerica. O Paesi alla ricerca di competenze professionali pronte, come per medici e ingegneri richiesti in Germania e nei Paesi del Golfo.

Un flusso di persone istruite, il 31% è laureato, il doppio della media nazionale e che secondo la Cna prescinde dalla congiuntura di crisi e ha assunto le caratteristiche di una tendenza.

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