giovedì 25 febbraio 2010
La sinistra in Comune insorge con l’alibi della laicità. Interpellanza Pd al ministro Maroni. Una sezione su dieci ha un’insegnante delle suore Orsoline (dal 1955). E ha una «visione cristiana».
  • Ipocrisie e verità di Davide Rondoni
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    «Perché tutto questo polverone per un fatto che mai nessuno ha giudicato in modo negativo e che, anzi, tante famiglie apprezzano?». Il giorno dopo lo “scandalo”, in molti si sono fatti questa domanda, a Goito, cittadina nella campagna mantovana con importanti trascorsi risorgimentali. Sono tante, infatti, le famiglie che, negli ultimi 50 anni, hanno mandato i propri figli all’asilo dove insegnano le suore Orsoline di Verona e mai nessuna si era sentita discriminata o, peggio, aveva visto minacciati i valori costituzionali di laicità. A tanto, infatti, sono arrivati coloro che, lunedì sera in Consiglio comunale, si sono scandalizzati quando si è trattato di approvare il regolamento della scuola materna statale “Il girotondo”, dove, dal 1955, insegnano appunto le Orsoline.Una presenza di oltre mezzo secolo, dunque, che, però, oggi la congregazione religiosa non è più in grado di garantire. Per questa ragione, l’amministrazione comunale, che gestisce una sola delle dieci sezioni della struttura (mentre le altre nove sono a conduzione statale), ha chiesto l’intervento della Fism, la Federazione delle scuole materne non statali di ispirazione cristiana, proprio per garantire la continuità di un’esperienza educativa pluridecennale. In questo, sostenuta dalle famiglie del paese che hanno sollecitato in tal senso il sindaco. Così, già da quest’anno, in classe, oltre all’insegnante suora, l’ultima rimasta, lavora anche una seconda docente inviata dalla stessa Fism. Dal prossimo anno, quando anche la religiosa lascerà la scuola, le insegnanti saranno entrambe della Fism. È per questa ragione che nel regolamento è stato inserito il riferimento alla «visione cristiana della vita», perché è proprio l’ispirazione di fondo delle opere educative associate alla Federazione.Come, purtroppo, spesso accade quando ci sono di mezzo i cattolici, qualcuno ha però voluto interpretare a modo suo le intenzioni del Comune. L’opposizione, con il Pdci in testa, ha subito gridato allo scandalo sostenendo che, così facendo, si escludevano le famiglie che non si riconoscevano in questi valori. La cosa è addirittura finita sulla scrivania del ministro dell’Interno Maroni, al quale si sono rivolti, con un’interrogazione urgente, alcuni parlamentari del Pd, tra cui gli ex-segretari Valter Veltroni e Dario Franceschini. In serata è intervenuta anche la presidenza diocesana di Mantova della Fism che, in un comunicato, ha fatto definitiva chiarezza.«La Fism – si legge nella nota – si è dichiarata disponibile a mettere a disposizione la propria professionalità e competenza nella gestione delle attività educative della scuola dell’infanzia di Goito, facendo presente nel contempo che il progetto educativo a cui essa ispira l’educazione dei bambini si rifà ai valori cristiani. Tale progetto educativo è offerto a chiunque lo ritenga valido per l’educazione dei propri figli, senza preclusione per nessuno. Qualora non esistano le condizioni perché la collaborazione tra Amministrazione comunale e Fism possa realizzarsi, quest’ultima ne prende atto e non ha nessuna richiesta da avanzare alla stessa Amministrazione».
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