sabato 26 marzo 2016
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È una lunga, lunghissima lettera. L’hanno scritta e stamani la manderanno al capo dello Stato Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi, al ministro Beatrice Lorenzin, al governatore Vincenzo De Luca, al Csm e finanche a Papa Francesco. Attraverso la quale chiedono aiuto perché il plesso oncologico del Pausilipon non venga declassato, per ragioni economiche, da «Unità complessa» a «semplice». E loro sono «i genitori di angeli volati in cielo troppo presto», ma anche i genitori dei bambini curati nell’ospedale pediatrico napoletano, quelli di bambini «felicemente sani» e di altre associazioni (“La terra dei cuori” e “Le ali di Checco”), che dicono «basta pareggiare i conti a discapito della salute dei nostri figli». Perché quel declassamento comporta, per esempio, anche la perdita di autonomia gestionale della struttura, che si ritroverà a non poter più programmare le proprie risorse umane, strumentali ed economiche. Perciò tutti quei genitori chiedono che rimanga «Struttura complessa». E perché qui i bambini si ammalano di più, come ci dicono «i dati scientifici e le nostre emozioni di pancia». Bambini che «si ammalano più che altrove, devono anche essere curati peggio e morire per conti che non tornano?», chiedono. Ma pronti a dare battaglia e lo dicono chiaramente: «Non lasceremo accadere tutto questo. Giù le mani dai nostri bambini», scrivono. ( © RIPRODUZIONE RISERVATA
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