venerdì 30 agosto 2013
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​Oltre 400 scatole contenenti migliaia di libri, provenienti da tutta Italia. Cittadini privati, associazioni, case editrici, comuni, province e altre istituzioni, hanno accolto l'appello lanciato a fine luglio dal sindaco di Lampedusa, la battagliera Giusi Nicolini, per l'apertura di una biblioteca sull'Isola delle Pelagie. L'iniziativa è stata presentata giovedì sera alla libreria “Modusvivendi” di Palermo che ha avviato una raccolta di fondi da trasformare in buoni libri per inviarli al Comune di Lampedusa in vista dell'apertura della biblioteca prevista per questo inverno.
«Sono molto emozionata -spiega Giusi Nicolini- non avrei mai pensato che il mio appello, poi rilanciato da Twitter e Facebook ottenesse un'eco così grande. Sono davvero stordita da tanta partecipazione». Per la biblioteca di Lampedusa, mai esistita sull'Isola, si è mosso anche il Quirinale che ha telefonato al primo cittadino. «Ho ricevuto pacchi da tutta Italia -spiega ancora Nicolini- ci sono sia libri nuovi che usati. È un segnale bellissimo. Perfino autori di libri mi hanno mandato le loro opere appena saputo del mio appello».In particolare il sindaco Nicolini chiede l'invio di libri per ragazzi. «Naturalmente accoglieremmo anche volentieri libri di narrativa, saggistica e di ogni altro genere. Mi piacerebbe aprire una sezione dedicata all'immigrazione, ma anche al mare Mediterraneo, visto che la nostra Isola è al centro del Mediterraneo». «Abbiamo accolto immediatamente l'appello lanciato dal sindaco Nicolini -dice Fabrizio Piazza, della libreria Modusvivendi- finora abbiamo raccolto buoni libro per circa 500 euro, ma siamo solo all'inizio. Pensiamo di potere raggiungere una cifra ben più alta da destinare alla biblioteca di Lampedusa». L'appello lanciato da Nicolini a fine luglio ebbe una grande eco soprattutto sui social network, da Facebook a Twitter. «Adesso non ci sentiamo più soli a Lampedusa -conclude il sindaco- sappiamo che la gente ci sta vicino e questo ci rendefelici».
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