Sono al momento 1.050 gli immigrati presenti nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola a Lampedusa. Dopo gli sbarchi di queste ore è nuovamente oltre la sua capienza nominale di 850 posti. A eccezione di 150 tunisini, gli ultimi 60 dei quali approdati sull'isola durante la notte, sono tutti profughi di Paesi dell'Africa subsahariana partiti dalla Libia. Stamattina è arrivato il traghetto "Excelsior" che ha ormeggiato in rada in attesa di imbarcare i migranti che saranno spostati da Lampedusa.Tuttavia, non sono previsti trasferimenti in giornata. Non sono programmati per oggi nemmeno voli di rimpatrio dei tunisini. Intanto, un altro barcone carico di profughi, salpato dalla Libia, è stato avvistato nel Canale di Sicilia, in navigazione verso Lampedusa. L'imbarcazione è stata individuata da un elicottero della Guardia di finanza, quindi, raggiunta da una motovedetta delle Fiamme gialle e scortata nel porto dell'isola. Secondo un calcolo approssimativo, a bordo ci sono almeno 200 persone. Nelle ultime ore a Lampedusa sono già arrivati cinque natanti con un totale di oltre 800 persone.In ogni caso sull'immigrazione adesso «l'Italia è sicuramente meno sola» in Europa: lo ha sottolineato da Palermo il ministro degli Esteri,
Franco Frattini, ricordando che «i prossimi Consigli» adotteranno il documento della Commissione europea che «risponde esattamente alle richieste dell'Italia».Eppure la Corte di Giustizia Ue ha bocciato il reato di clandestinità: secondo Frattini bisogna andare «verso norme che prevedano l'espulsione immediata». «Il fatto in sè non costituisce un problema - ha spiegato commentando la sentenza della Corte Ue - il problema è se queste persone devono essere tenute in carcere o espulse subito. A mio avviso, bisognerebbe andare verso norme che prevedano l'espulsione immediata».Intanto, il presidente del Senato
Renato Schifani ha lanciato un appello all'Europa di «un salto di qualità: occorrono una maggiore integrazione e il rafforzamento delle politiche e delle istituzioni comuni». Un salto di qualità, ha osservato Schifani, che «rilevo con amarezza, non si è ancora registrato nelle politiche migratorie». In ogni caso, ha riferito Schifani, «ho avuto un incontro interessantissimo con Barroso al quale ho riconosciuto l'impegno della Commissione europea, augurandomi che tale impegno venga fatto proprio anche dal Consiglio europeo». Lo stesso Barroso ha garantito che «il governo tunisino dovrà sottoscrivere un importante accordo con l'agenzia Frontex affinchè sia regolato l'accesso di migranti in Europa. Il dialogo con l'Europa sta andando avanti su queste linee».