Sembra non arrestarsi il flusso di barconi carichi di immigrati diretti verso l'Italia: un Atr 42 della Guardia di Finanza in pattugliamento sul canale di Sicilia ha infatti individuato 4 imbarcazioni dirette a Lampedusa. I barconi, con a bordo centinaio di migranti, si trovano ad una distanza di circa 35 miglia dall'isola e potrebbero arrivare nella notte. Nella notte tra martedì e mercoledì c'è stato un maxi sbarco nell'isola. Dopo una pausa durata una settimana, un barcone con 347 migranti, tra cui quattro donne, è approdato intorno alle 2.30 nel porto dell'isola scortato dalle motovedette della Guardia Costiera. L'imbarcazione, lunga una quindicina di metri, era stata avvistata ieri sera mentre era ancora in acque territoriali tunisine. Un altro sbarco si è registrato invece direttamente a terra a Linosa, la più piccola delle isole Pelagie, dove i carabinieri hanno bloccato 22 extracomunitari. Era dal 23 febbraio scorso che non si registravano nuovi arrivi di immigrati, anche a causa delle cattive condizioni del mare che avevano scoraggiato la partenza di barconi dalle coste nordafricane.C'erano anche due giornalisti di una televisione tedesca sul barcone. La troupe ha documentato, con una telecamera digitale, la traversata dalle coste tunisine. I due reporter sono stati fermati dalle forze dell'ordine e, dopo un controllo dei documenti, sono stati rilasciati.Con l'arrivo dei 347 migranti torna a riempirsi il Centro di accoglienza di Lampedusa che in realtà è un Cie (Centro di identificazione ed espulsione). Nella struttura, che ha una capienza di 850 posti letto, erano rimasti solo 218 extracomunitari dopo gli ultimi trasferimentI di ieri con due voli verso i Cpt di Bari e Brindisi. Proprio ieri la Procura di Agrigento ha confermato l'iscrizione nel registro degli indagati dei circa 6 mila migranti sbarcati nelle ultime settimane sull'isola. Gli extracomunitari, in gran parte tunisini, devono rispondere del reato di immigrazione clandestina. Anche il sindaco di Lamepdusa é stato iscritto ieri nel registro degli indagati per istigazione all'odio razziale, dopo l'ordinanza con la quale vietava l'accattonaggio e la circolazione degli immigrati per le strade dell'isola.