Fuga in massa dalla tendopoli di Manduria: centinaia e centinaia di profughi sono usciti dal centro imboccando la strada che porta ad Oria. I migranti hanno sfondato 50 metri di recinzione della tendopoli, uscendo per strada e unendosi poi ai manifestanti. Hanno bloccato la strada provinciale Manduria-Oria, continuando a gridare «Libertè». La polizia, in tenuta antisommossa, ha lasciato passare i migranti per evitare ulteriori disordini. Nel pomeriggio un uomo aveva tentato di darsi fuoco.
RIPRENDONO GLI IMBARCHI A LAMPEDUSADopo tre giorni si sblocca a Lampedusa la macchina dei trasferimenti, finora inceppata dalle cattive condizioni del mare: circa 500 migranti saranno trasferiti con la nave militare San Marco, che dispone di mezzi da sbarco in grado di superare le avverse condizioni meteo. I migranti arriveranno sulla nave, in rada nel porto dell'isola, con scialuppe. Il piano alternativo è stato deciso nel corso di una riunione operativa tra le varie forze dell'ordine, vista l'impossibilità di portare gli extracomunitari sulla nave "la Superba", ancora alla fonda nelle acque di Lampedusa. La San Marco è diretta aNapoli, dove i migranti saranno trasferiti nel campo di Santa Maria Capua Vetere.Sull'isola si trovano circa 3.900 persone, la nave Superba per ora è ferma in rada. Le operazioni prevedono che una motovedetta si affianchi alla nave per fare da ponte nei trasferimenti, ma perché questo accada bisogna attendere che il vento cali di intensità. Come messo a punto nella riunione di ieri sera tra i vari corpi delle forze dell'ordine, i migranti dovrebbero essere condotti con motovedette e scialuppe fino alla Superba, che può trasportare 2.800 persone, ed essere imbarcati dal portellone sinistro di poppa.«Lampedusa sarà libera entro domani, l'isola sarà restituita ai cittadini». È un passaggio dell'intervento telefonico del
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a una manifestazione a Catania. «Ricordo che abbiamo 9mila comuni e dunque se restassero 9mila nuovi cittadini basterebbe restituirli uno per comune» e non sarebbe difficile trovare loro un lavoro, «lo dico perché dobbiamo ricordarci di essere stati anche noi un Paese di migranti» e perciò «dobbiamo essere comprensivi e ospitali, perché siamo un Paese civile e cattolico». «Per la crisi di democrazia nel nord dell'Africa c'è stato un afflusso di 21mila migranti in Italia: 2mila sono profughi e 19mila sono "economici", cioè in cerca di lavoro. Il governo si è mosso in maniera responsabile e io c'ho messo la faccia andando a Lampedusa», ha detto il premier. Berlusconi ha annunciato che a coloro i quali avranno i requisiti sarà concesso un permesso temporaneo di soggiorno così potranno spostarsi negli altri Paesi dove ci sono famiglie che li aspettano.
TENSIONI AL PORTO VECCHIO: FERMATO UN TUNISINOIntanto a Lampedusa si vivono momenti di nervosismo. Dopo il rogo di una roulotte-biglietteria al porto vecchio di Lampedusa, per il quale è stato fermato un tunisino, ci sono stati momenti di tensione con grida da parte degli immigrati. I circa 2mila stranieri in attesa di essere imbarcati, temono di restare sull'isola. Il vice questore di Campobasso Giancarlo Conticchio, anche lui a Lampedusa per garantire l'ordine, è salito sul cassone di un camion e ha detto agli immigrati che partiranno. Alcuni tunisini lo hanno preso in braccio, grati, e lo hanno lanciato in aria per festeggiare. Un altro gruppo di immigrati, che stazionano nei pressi del molo dell'isola, hanno iniziato, nonostante le rassicurazioni, uno sciopero della fame, sospeso poco dopo le 15. Alcuni di loro hanno bloccato e mandato via il furgone di una cooperativa che fornisce i pasti. Il commissario Corrado Empoli, responsabile dell'ordine pubblico sul molo, ha parlato con alcuni migranti. Gli extracomunitari adesso sono in fila sulla banchina e avanzano a gruppetti verso i volontari che distribuiscono da mangiare. Non sono pochi gli immigrati che si lamentano per la scarsa qualità del cibo, mostrando ai giornalisti piatti di riso che, secondo loro, è sempre lo stesso cibo fornito da diversi giorni. Nelle prossime ore però dovrebbero riprendere gli imbarchi degli immigrati tunisini sulle navi messe a disposizione dal governo per l'evacuazione dall'isola. Il forte vento di ponente che da due giorni spazza l'isola, secondo le previsioni questo pomeriggio dovrebbe infatti calare, rendendo possibile l'operazione di spola delle motovedette dalla terraferma alla nave «Superba», all'ancora di fronte Lampedusa. Sul traghetto della flotta Grimaldi saliranno più di 2mila persone. Dopo la ripartenza, vuote, delle navi T-Link e Clodia, per le 12 di sabato è atteso l'arrivo di un'altra nave messa a disposizione dalla Tirrenia, che caricherà altri 1.500 immigrati. Intanto sul molo del porto lampedusano centinaia di immigrati bivaccano ancora senza un riparo. Venerdì i tunisini, che due giorni fa avevano protestato per i ritardi nei trasferimenti e per le condizioni in cui sono tenuti nell'area vicina al porto, hanno avuto la rassicurazione sul fatto che sabato tutti saranno imbarcati, e che le navi non li riporteranno in Tunisia.
DUE BARCONI DISPERSI: L'ALLARME DELL'ACNURL'Acnur chiede di intensificare le ricerche di due barconi con 400 immigrati a bordo partiti dalla Libia e di cui non si hanno più notizie. Su un'imbarcazione, partita il 25 marzo, ci sono 68 migranti e sull'altra, partita il 22 marzo, ce ne sono 330. Sono tutti somali, eritrei ed etiopi. Rimandate a dopo mezzogiorno a Lampedusa, invece, le operazioni per verificare la possibilità di trasbordare i migranti sulla nave "La Superba", in rada davanti a Cala Croce. Le prime operazioni di verifica erano previste per le sette di stamane, ma il vento di maestrale che spira a 16 nodi, con raffiche fino a 28, ha finora bloccato il piano. Le operazioni prevedono che una motovedetta si affianchi alla nave per fare da ponte nei trasferimenti, ma perché questo accada bisogna attendere che il vento cali di intensità.