sabato 14 dicembre 2019
Due giorni di dibattito per oltre 200 dirigenti del Movimento Cristiano Lavoratori. Costalli: noi in campo per un’Italia che torni a correre
La sfida dei giovani Mcl: vogliamo lavoro e sviluppo
COMMENTA E CONDIVIDI

Oltre 200 giovani dirigenti del Movimento Cristiano Lavoratori si sono ritrovati a Roma per rinnovare il loro gruppo dirigente nel corso di una due giorni di dibattito e confronto sui temi di maggiore attualità per il Paese. Un appuntamento significativo nel percorso intrapreso ormai da anni dal Movimento per restituire ai giovani il ruolo che spetta loro nel Paese: progettare la costruzione del futuro attraverso la partecipazione costruendo, non distruggendo né delegittimando né creando false promesse.

«Siamo tutti chiamati a impegnarci per superare la spirale negativa che vorrebbe frenare lo sviluppo del Paese attraverso un diffuso clima di pessimismo e sfiducia nel futuro che sta generando sempre più fra i giovani il desiderio di andare all’estero lasciando spazio a una generazione sfiduciata e incline alla contestazione ed al populismo», ha spiegato il presidente nazionale Carlo Costalli che si è confrontato per l’intera giornata di venerdì con i giovani del movimento. Un filo diretto per rispondere a grandi questioni.

Una su tutte: come trovare una strada in questa società in cui tutto è precario e dove sembra inevitabile rinviare le decisioni più importanti della vita di ogni essere umano. Un percorso a ostacoli: diventare indipendenti, creare una famiglia, acquistare una casa. Da questi presupposti è scaturita la forte richiesta da parte dei giovani al Movimento perché si faccia portatore di un confronto serrato con la politica, un confronto anche duro ma propositivo, per stimolare una immediata svolta economica che guardi al futuro e non ai sondaggi giornalieri. Insomma i giovani del Mcl non si arrendono alla decadenza e all’irrilevanza né al declino e alla paura di un futuro senza un lavoro dignitoso. Gli attuali squilibri sociali e territoriali si possono gestire solo investendo sulla capacità delle nuove generazioni di produrre ricchezza e benessere, nell’intero arco della loro vita. E invece non investire sui giovani porta inevitabilmente ad una riduzione delle prospettive per tutto il Paese: sono loro, infatti, la vera spinta verso il futuro, sono loro che dovranno prendersi la responsabilità del luogo in cui vivono, rifiutando l’idea di essere esclusi dal mercato del lavoro, come pure quella di accontentarsi di lavori in nero o sottopagati rinunciando ai propri desideri e alle proprie potenzialità.

All’assemblea dei giovani Mcl sono intervenuti il direttore dell’Osservatore Romano, Andrea Monda. A conclusione dei lavori Gianluca Ghidoni è stato eletto nuovo delegato nazionale dei giovani Mcl.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: