lunedì 19 novembre 2018
Le punte saranno usate per realizzare gli alberi di Natale da tenere in casa.
Una foresta del Veneto devastata dall'uragano

Una foresta del Veneto devastata dall'uragano

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Gli abeti rossi schiantati dall’uragano torneranno a rivivere nelle case e nelle piazze delle città. La proposta è della Giant Trees Foundation di Tarcento, in provincia di Udine - «nata per conoscere, difendere e tutelare i grandi alberi» - e consiste nel recupero delle piante abbattute dal maltempo che, tre settimane fa, ha interessato le foreste secolari del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, per realizzare gli alberi dell’ormai prossimo Natale. L’iniziativa ha preso il via ieri mattina da Sappada, località turistica in provincia di Udine, dove una ventina di volontari della Gtf hanno cominciato la selezione e la raccolta degli alberi.

«Fai crescere un bosco nuovo»

«Abbiamo deciso di dar via a questa iniziativa, coniando un motto “Per Natale fai nascere un bosco nuovo” – spiega la vicepresidente della Gtf, Marisa Sestito – perché, assieme ai nostri ragazzi e associati, andremo a raccogliere le punte e gli apici degli alberi caduti con lo scopo di sostenere, le popolazioni di questi territori e permettere altresì l’utilizzo di alberi coltivati per Natale, piantandoli in sostituzione delle foreste perdute. Abbiamo anche valutato l’ipotesi di creare delle piccole “confezioni” natalizie con i rami e le pigne degli alberi caduti, su idea della nostra fondatrice, coinvolgendo insegnanti, volontari e ragazzi delle scuole medie e superiori. Questi lavori, assieme alle punte degli alberi caduti, verranno quindi utilizzati per una raccolta fondi organizzata dalla Gtf e dai suoi sostenitori a favore delle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi che hanno interessato l’arco alpino».

Si comincia da Udine

La prima distribuzione delle punte e dei lavori natalizi è in programma venerdì pomeriggio a Udine, in via Mercatovecchio. Lo stesso giorno, in piazza Lionello, sarà acceso l’albero di Natale donato da Sappada e scelto proprio tra gli abeti schiantati dal vento. L’appello della Gtf è stato raccolto anche da altre amministrazioni friulane, come Tolmezzo e Tarvisio, ma anche di fuori regione, come le lombarde Busto Garolfo, nel Milanese e Miradolo Terme, in provincia di Pavia, che hanno scelto anch’esse di far rivivere, nelle loro piazze, un abete abbattuto dalla tempesta. Inoltre, gli esercenti di Udine e Cividale addobberanno i negozi con i rami degli alberi schiantati.

«Fondi per la riforestazione responsabile»

«La provenienza di tutto il materiale sarà certificata – spiega il presidente della Gtf e agronomo forestale, Andrea Maroé –. Con i fondi ricavati dalle donazioni avvieremo un progetto di riforestazione responsabile e sostenibile della montagna, affinché possa resistere ad eventi come quello delle scorse settimane. In questi decenni la foresta è stata molto antropizzata ma la convivenza con l’uomo non è stata sempre positiva e i risultati sono questi. Tra uomo e natura può, invece, nascere una coesistenza virtuosa, una collaborazione buona ed efficace a vantaggio della montagna e delle comunità che la abitano. Per raggiungere questo obiettivo – conclude l’esperto – si deve fare in modo che la foresta torni ad essere un’opportunità di lavoro per i giovani. Soltanto così la montagna può essere vissuta in maniera sostenibile e, quindi, custodita anche dalle calamità naturali».

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