venerdì 13 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
I nostri poveri. E quelli che nel nostro Paese transitano, magari anche soltanto per qualche settimana. Che chiedono aiuto e lo ricevono. L’emergenza profughi è anche e prima di tutto un’emergenza alimentare. Nelle stazioni, sulle linee di confine, nei centri di accoglienza c’è bisogno di cibo, acqua, latte. «Si tratta di un bisogno imprevedibile e inquantificabile», spiegano dal Banco alimentare. Concretamente, significa che arriva una telefonata al mattino a uno dei centri di distribuzione sparsi lungo lo Stivale e si chiedono cento confezioni di biscotti, trecento di latte artificiale per bambini, pannolini a volontà. Da consegnare il prima possibile. «Spesso sono i Comuni o addirittura le prefetture a contattarci ». I banchi di Palermo, Catania, della Calabria e della Puglia per esempio sono stati messi in allerta diverse volte nelle ultime settimane. E lo sono per le prossime settimane. Anche il Friuli è in allarme. Di cosa c’è bisogno? «Il problema è proprio questo: non lo sappiamo. E ciò che è peggio, non possiamo quantificarlo». Si conoscono i numeri dei poveri che frequentano una mensa, si stabiliscono i pasti da consegnare. Per i profughi è diverso: nei centri non sanno se le persone presenti al mattino ci saranno anche la sera. Alcuni vanno, altri tornano. Nelle stazioni il conteggio diventa addirittura impossibile. «L’esperienza – spiegano ancora dal Banco – ci sta insegnando che c’è soprattutto bisogno di latte e alimenti per la prima infanzia, pannolini. E poi alimenti confezionati, facilmente trasportabili e riponibili nello spazio di uno zaino: merendine, biscotti, crackers». La rete del Banco alimentare sta cercando di tracciare un primo bilancio degli aiuti dirottati su questa nuova emergenza. «Quello che è certo – commenta il direttore, Marco Lucchini – è che c’è stato e c’è cibo anche per chi non è nel conteggio. I risultati di questa nuova stagione di collaborazione ci permettono di allargare la platea di chi può essere aiutato». ( V. Dal.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: