giovedì 24 marzo 2016
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ROMA «La decisione impugnata richiede misure di esecuzione e non riguarda le ricorrenti, né individualmente né direttamente»: con questa motivazione la Corte di Giustizia europea ha dichiarato irricevibile il ricorso di ventinove aziende biologiche salentine che chiedevano l’annullamento della decisione di esecuzione del 19 maggio scorso con cui sono state stabilite le misure anti-xylella, che sarebbe fra le cause della disseccamento degli ulivi. Il Tar del Lazio, pronunciandosi sullo stesso ricorso, non aveva emesso una sentenza perché aveva ritenuto pregiudiziali le questioni di validità della decisione Ue sollevate con ricorso diretto avanti al Tribunale Europeo del Lussemburgo dalle stesse aziende salentine. Così «ci sentiamo stretti in una tenaglia – scrivono in una nota le ventinove aziende –, che sembra non offrire garanzie di tutela giurisdizionale». Per esempio citano «l’ingiustificabile ritardo dello Stato italiano che, pur condannato dal Tar Lazio a concedere alle nostre aziende l’accesso ai documenti amministrativi relativi all’importazione del batterio nel 2010 in Puglia per motivi di studio dell’' Istituto agronomico mediterraneo' di Bari, tarda a consegnarli per ragioni a noi ignote». Dunque «siamo al paradosso – è detto in una nota delle ventinove aziende –che le istituzioni comunitarie e nazionali possano impunemente omettere di vigilare sull’ingresso dei batteri patogeni nei loro territori e al contempo farsi artefici della devastazione del paesaggio e dell’estinzione di un intero comparto d’eccellenza come l’agricoltura biologica pugliese». E intanto ieri il ministro dell’Agricoltura ha detto a Bari che «qui serve organizzazione e metodo» e «sono certo che con un lavoro comune riusciremo a superare la drammatica situazione della Xylella». Poi Maurizio Martina ha aggiunto che «sulla Xylella la si fa semplice, si semplifica nei dibattiti. Se qualcuno ha la ricetta la presenti, perché per me bisogna essere maledettamente seri rispetto alla fitopatia ». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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