venerdì 3 settembre 2021
Da oggi a domenica a Reggio Emilia la tre giorni dell'ong fondata da Gino Strada. Dibattiti e testimonianze - anche in streaming - su salute, disuguaglianze, migrazioni, guerra, emergenza Afghanistan
Il chirurgo e fondatore di Emergency, Gino strada, è scomparso il 13 agosto 2021

Il chirurgo e fondatore di Emergency, Gino strada, è scomparso il 13 agosto 2021 - Foto Emergency

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La cura come diritto e valore fondamentale per ricostruire il senso del vivere comune. Sarà il filo conduttore del Festival di Emergency 2021, a Reggio Emilia da oggi, venerdì 3 e fino a a domenica 5 settembre. Tre giorni di incontri, trasmessi anche in streaming sui canali della ong di Facebook e Youtube, su salute – uguale e diseguale – ma anche di guerra, con l’analisi e le testimonianze della crisi in Afghanistan, migrazioni, lavoro, scienza, ambiente. Emergency è presente in 8 paesi e dal 1994 ha curato 11 milioni di persone.

Quali sono le condizioni politiche, economiche e sociali affinché la cura corrisponda effettivamente ai bisogni collettivi e non alle logiche di mercato? Perché la salute è diventata la cartina di tornasole di un sistema diseguale e squilibrato? Cosa significa prendersi cura di chi non ha diritti e subisce le conseguenze della guerra? Questi i quesiti intorno a cui ruoterà il festival che partirà dall’attualità, oggi alle ore 18.00 in Piazza Prampolini, con l’appuntamento “Chi si prende cura dell’Afghanistan?” con Corrado Formigli, giornalista e conduttore televisivo; Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice; Paolo Giordano, scrittore; Alberto Zanin, del Centro chirurgico vittime di guerra a Kabul (in collegamento dall’Afghanistan). Un dibattito in cui si partirà dal racconto di venti anni di occupazione militare e dall’analisi della situazione attuale in Afghanistan, per capire le origini del disastro afgano e gli sforzi necessari per garantire i diritti della popolazione.


Si proseguirà poi con tanti altri ospiti: Marco Paolini, attore e drammaturgo; la scrittrice Simonetta Agnello Hornby; l’immunologa Antonella Viola; i filosofi Michela Marzano e Telmo Pievani; Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ed ex europarlamentare; la virologa Ilaria Capua; il teologo Vito Mancuso; il direttore di Le Scienze, Mind e NatGeo Italia Marco Cattaneo; le ricercatrici Francesca De Vittor e Silvia de Francia e il ricercatore Matteo Villa; l’attivista John Mpaliza; Gianfranco Schiavone, consigliere ASGI – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione; Raul Pantaleo e Mario Spallino che presenteranno il loro nuovo libro; i giornalisti Marianna Aprile, Laura Silvia Battaglia, Giuliano Battiston, Massimo Bernardini, Daniele Biella, Annalisa Camilli, Ferdinando Cotugno, Giulia Crivelli, Luca Liverani di Avvenire, Francesca Mannocchi, Federico Taddia, Marco Trovato, Emanuela Zuccalà.

«La morte di Gino Strada ci ha profondamente addolorato, ma anche attraverso questo festival – che avevamo già organizzato – vogliamo continuare a portare avanti la sua idea di cura che non riguarda solo la salute, ma un modo di vivere insieme, più giusto e solidale», dichiara Emergency. Il Festival sarà anche un momento per ricordare il suo fondatore, Gino Strada. Presso l’Hotel Posta (Piazza del Monte, 2) per tutti e tre i giorni sarà proiettato il documentario “Jung – Nella terra dei Mujaheddin”, dei registi Alberto Vendemmiati e Fabrizio Lazzaretti, girato nel 2000 nella Valle del Panjshir, durante la costruzione del primo ospedale dell'ong, assieme al video ricordo, realizzato dall’Agenzia Wow Tapes, dal titolo “Ciao Gino”.

Gli appuntamenti nelle vie e in tanti luoghi della città saranno tutti gratuiti e prenotabili, sul sito: https://www.emergency.it/festival/ dov'è anche il programma della tre giorni e la diretta streaming degli incontri.


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